Rieti, Fondazione Gimbe: coronavirus, allerta per i nuovi contagi nel Reatino dalla metà di febbraio

Vaccinazioni
RIETI - Si accende la spia rossa nella provincia di Rieti, ovvero l’indicatore che segna un preoccupante aumento di nuovi casi da Covid-19. Nel monitoraggio indipendente...

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RIETI - Si accende la spia rossa nella provincia di Rieti, ovvero l’indicatore che segna un preoccupante aumento di nuovi casi da Covid-19. Nel monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che promuove attività di ricerca e formazione in ambito sanitario, Rieti occupa l’undicesimo posto tra le province italiane e il secondo tra quelle laziali (dopo Frosinone) nella lista dei territori che, nella settimana compresa tra il 17 e il 23 febbraio, fanno registrare un aumento di contagi. Preceduta da Prato e seguita da Pistoia, Rieti passa da una percentuale di nuove infezioni che nella settimana tra il 10 e 16 febbraio segnava un meno 32,6% al 56,6% dei sette giorni da poco trascorsi. Secondo lo studio della Fondazione Gimbe, l’incidenza per 100mila abitanti è di 125.25. Nella settimana che va dal 17 al 23 sono 74 su 107 le aree in cui cresce la percentuale dei casi e nelle 41 in cui rientra Rieti questa recrudescenza supera il 20%. L’inversione di tendenza nel Reatino, a leggere i numeri delle ultime ore, era emersa chiara. La situazione di stabilità delle settimane scorse viene messa in discussione a tal punto da rendere necessarie, secondo gli esperti, nuove misure di contenimento. «Questi dati - spiega Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe - confermano che, per evitare lockdown più estesi, bisogna introdurre tempestivamente restrizioni rigorose nelle aree dove si verificano impennate repentine. Temporeggiare in attesa dei risultati del sequenziamento o di un consistente incremento dei nuovi casi è molto rischioso perché la situazione 

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Il Messaggero