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RIETI - «Nessuna situazione di rischio per i pendolari reatini al capolinea di Tiburtina, nonostante le interferenze tra i mezzi del servizio regionale e i taxi e la distanza dalla stazione ferroviaria». E’ la sintesi della risposta arrivata dalla Prefettura di Roma ad una segnalazione di Omar Feroci, pendolare reatino. L’oggetto del contendere è l’ormai vecchia problematica legata all’invasione degli stalli destinati ai bus Cotral in partenza per Rieti da parte dei taxi a seguito dell’accorpamento delle aree destinate alle due categorie.
Tanti i rischi denunciati sia in termini di sicurezza degli utenti, sia in termini di ritardi nelle partenze: non di rado, infatti, i bus restano incolonnati nelle corsie di uscita, mentre i pendolari sono costretti a improbabili gimkane tra le auto bianche in movimento.
La lettera. E’ stato il caso di Omar Feroci che ha rappresentato al Prefetto di Roma il problema e i rischi connessi, inviando il 4 dicembre un “Esposto su problemi di ordine pubblico alla stazione Tiburtina dei bus che si dirigono a Rieti”. Il pendolare ha spiegato e descritto nel dettaglio la vicenda, in particolare i problemi di sicurezza per i pendolari che dovevano muoversi in un’area in cui il capolinea dei bus era Cotral era stato spostato e accorpato con quello dei taxi. La speranza in un pronto e risolutivo intervento è sfumata la settimana scorsa, quando dalla Prefettura capitolina è arrivata una risposta che lo stesso Feroci ha pubblicato integralmente sulla pagina facebook del Comitato pendolari reatini. «Il Comune di Roma Capitale – si legge nella risposta – interessato al riguardo, ha rappresentato che l’intero nodo del trasporto pubblico locale della stazione Tiburtina è stato completamente riprogettato e sta svolgendo attività insieme agli operatori per individuare soluzioni alternative all’allestimento in vigore, oggetto dell’esposto». Nessun cenno sui tempi ma, quel che più ha lasciato perplessi, è stata la chiusura della lettera del Prefetto. «E’ stato riferito – si legge ancora – che le oggettive interferenze che si verificano in particolari ore della giornata non rappresentano un rischio per l’utenza, che dispone di ampi spazi pedonali per accedere ai mezzi». Tutto regolare, insomma. Come la quotidiana odissea dei pendolari reatini, in scena sempre nel silenzio delle istituzioni e della politica locale.
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