RIETI - In corso a Fara Sabina quello che si annuncia l’ultimo consiglio comunale dell’era Basilicata, ma che se non fosse per l’uscita estemporanea del...
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Nonostante le ripetute stoccate lanciate da Roberta Cuneo (tornata a ribadire l’assenza di condivisione da parte del primo cittadino e dei fedilissimi) e Simone Fratini all’assessore Marco Marinangeli e al sindaco Davide Basilicata, nei banchi dei dissidenti nessuno ha fatto menzione (almeno fino alla pausa pranzo appena scoccata) delle dimissioni di massa.
A citarle è stato appunto il presidente Testa, che mentre Cuneo e Marinangeli si cimentavano in improbabili accordi sull’apertura di tavoli di discussione sulla riapertura della scuola, ha chiosato tranciante: “Sono a prescindere contro i tavoli e a favore dei lavori delle commissioni, ma tanto è del tutto inutile stare a chiacchierare tanto le firme (dal notaio, ndr) sono depositate”. Essendo ancora più esplicito quando Cuneo e Marinangeli ipotizzavano date. “Quando avete finito di prendervi in giro – li ha stroncati Testa - andiamo avanti con il Consiglio”.
Alle 13.30 tutte le mozioni proposte da Fara 3.0 avevano ottenuto l’approvazione dell’unanimità dei presenti e tutti i debiti fuori bilancio, precedentemente bocciati dai dissidenti, sono passati grazie ai loro voti. Tanto che i tre consiglieri di Fara bene comune, contrari come le altre due minoranze, hanno evidenziato come “la maggioranza oggi si è scoperta unita solo sull’approvazione dei debiti”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero