RIETI - Il coronavirus non ferma l’Asd Volley Academy di Rieti che dopo aver appreso lo stop delle attività è voluta rimanere accanto ai suoi ragazzi con...
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«Sicuramente ci aspettavamo un discorso di restrizione visto che la situazione era abbastanza strana, avevano già cominciato a dirci che i campionati sarebbero stati sospesi per un po’ di tempo, noi siamo andati fino a quando è stato possibile, quando c’è stato il blocco totale abbiamo smesso di allenarci e aspettare nuove direttive che non credo che arriveranno tanto presto anche perché i campionati adesso sono stati definitivamente sospesi e annullati. La situazione è quella che è, dobbiamo sperare in settembre, non credo se ne parlerà molto prima – prosegue il dirigente rossoblù - In qualche modo dovremmo uscirne. Si uscirà con la paura, con il rischio, con le abitudini nuove; ovvio che per quanto riguarda lo sport, qualsiasi decisione sarà condizionata da una sicurezza esterna , noi facciamo sport con i ragazzi, perciò diventa pure una responsabilità che va aldilà del piacere di farli stare in palestra».
Dopo il sisma la difficoltà nel reperire gli impianti: «Noi avevamo già passato il terremoto dove c’era stata una sospensione per poter entrare in palestra, tutto sommato li ci poteva stare un termine, nel senso una volta verificate le strutture, viste che si potevano utilizzare, piano piano l’attività è riiniziata, lasciando degli strascichi, ma bene o male riuscivamo ad arginare. Adesso – continua Petrini - la situazione è completamente differente, non dipende dalla decisione di una società, della città o di un comitato ma da una decisione nazionale che ovviamente, prima di rimettere in campo un’attività complessa, dovrà valutare tante cose, non mi so immaginare come potrà essere, spero che si possa tornare alla normalità anche per i ragazzi: i più piccoli avevano iniziato adesso i loro campionati con tanto entusiasmo, l’under 16 e 18 stavano andando bene, la seconda divisione femminile in corsa per entrare nei play-off, e i ragazzi primi in classifica..ma è andata così ».
Per la Federazione ci sarà molto lavoro. «La situazione è molto complessa, dalla serie A in giù le società si sono travate con debiti e cose pagate noi abbiamo anticipato le tasse gare; per la Fipav sarà dura, credo che debba azzerare il tutto e fare un credito magari per il prossimo anno. Si parlava anche di aumentare gli anni dei campionati per dare una continuità al percorso dei ragazzi, ci sarà un grande lavoro per cercare di trovare una soluzione. Insieme agli altri dirigenti ci sentiamo spesso , ci manca non andare in palestra, per ora ci siamo promessi che negli momento in cui sarà possibile faremo tutti insieme una grande festa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero