Rieti, la Uila dona oltre 200 mascherine ai lavoratori della filiera agroalimentare. «Importante aiutare aziende a tutelare i dipendenti»

Lavoratori con le mascherine donate dalla Uila
RIETI - Coronavirus: «Abbiamo concluso stamattina la distribuzione di oltre 200 mascherine lavabili e riutilizzabili per i lavoratori della filiera agroalimentare....

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RIETI - Coronavirus: «Abbiamo concluso stamattina la distribuzione di oltre 200 mascherine lavabili e riutilizzabili per i lavoratori della filiera agroalimentare. Un’iniziativa partita 10 giorni fa, seguendo le richieste e le segnalazioni dei nostri iscritti. Noto con piacere che anche altre associazioni stanno facendo la stessa cosa e anche noi andremo avanti».

A parlare è Antonio Perotti, Segretario territoriale della Uila – Uil Agroalimentare, che ha fatto partire una capillare distribuzione delle mascherine rispondendo alle esigenze di protezione dei lavoratori. Trovare i dispositivi non è stato facile ma, alla fine, tutto è andato per il meglio.
«Abbiamo trovato oltre 200 mascherine grazie all’azienda reatina “Sonni e Sogni” – spiega Perotti – e ci siamo concentrati subito su quei lavoratori che facevano parte della filiera agroalimentare. Un comparto che non si è mai fermato, anche per garantire l’approvvigionamento ai negozi e alla grande distribuzione. Abbiamo sentito i nostri iscritti e abbiamo cercato di intervenire dove ce n’era bisogno: siamo stati di supporto a quelle aziende che non erano riuscite a reperirne a sufficienza, garantendo così una protezione essenziale ai lavoratori. Abbiamo deciso di intervenire anche laddove le mascherine erano state già distribuite, fornendo un importante ricambio a chi lavora tutti i giorni e, magari, ne aveva bisogno per sostituirne una che non era più utilizzabile. La distribuzione è stata fatta su tutto il territorio provinciale e, ovviamente, abbiamo dato le mascherine anche ai lavoratori che non sono nostri iscritti. In questo momento serve l’aiuto di tutti e noi agiamo seguendo questo principio. Stiamo cercando di reperire altre mascherine per continuare nella distribuzione e siamo contenti che anche altri abbiamo avviato la stessa, importante iniziativa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero