Rieti, coronavirus: al De Lellis installato un estrattore, processerà i campioni con maggiore rapidità

Rieti, coronavirus: al De Lellis installato un estrattore, processerà i campioni con maggiore rapidità
RIETI - Da oggi, presso il Laboratorio analisi dell’ospedale de’ Lellis di Rieti, è possibile eseguire i test di biologia molecolare per Covid-19,...

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RIETI - Da oggi, presso il Laboratorio analisi dell’ospedale de’ Lellis di Rieti, è possibile eseguire i test di biologia molecolare per Covid-19, amplificando al massimo la potenza di analisi dei campioni, grazie all’installazione di un estrattore molecolare di ultimissima generazione per la ricerca dell’RNA virale nel tampone oro-nasofaringeo. Il macchinario permette di processare i campioni con maggiore rapidità, accelerando così la diagnosi nei casi sospetti e in caso di cluster.  


Al momento, in Europa, la società produttrice, ne ha distribuiti tre. In Italia, la prima Azienda sanitaria in cui è stato installato il macchinario, è la Asl di Rieti.  

Dallo scorso 18 giugno, il personale sanitario e tecnico del Laboratorio analisi ha eseguito 3279 tamponi oro-nasofaringei e 5mila test di sieroprevalenza per ricerca IgG Covid-19. 

Il laboratorio analisi dell’Ospedale De Lellis è stato già da tempo promosso da Spoke ad Hub, al pari di altri laboratori regionali, ai sensi e per effetto del Decreto del Commissario ad acta n.261 del 5 luglio 2019. Tale caratteristica, che non subirà variazioni future, ha consentito alla struttura di ampliare ulteriormente le procedure operative e di estendere l’erogazione delle prestazioni, caratterizzate da modelli innovativi e di alta valenza professionale. In tal senso, è bene ricordare, che lo scorso 18 giugno, il Laboratorio analisi dell’ospedale de’ Lellis di Rieti, ha superato, positivamente, il "proficiency test" dell'INMI Lazzaro Spallanzani di Roma, con la contestuale certificazione del circuito CoroNET Lazio: ciò, ha permesso, di eseguire i test molecolari con un abbattimento dei tempi e dei costi. Si tratta di segnali inequivocabili di attenzione da parte dell’Azienda e della Regione Lazio, che non lasciano adito ad interpretazioni favolistiche sul futuro dell’Unità operativa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero