Rieti, coronavirus, l'Ugl boccia la proposta del sindaco Basilicata sul taglio agli stipendi superiori ai 1.500 euro: «Strampalata»

Matilde Cianca
RIETI - La proposta del taglio lineare agli stipendi dei dipendenti pubblici a partire da 1.500 euro netti mensili per sostentare i lavoratori autonomi ed indipendenti, lanciata...

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RIETI - La proposta del taglio lineare agli stipendi dei dipendenti pubblici a partire da 1.500 euro netti mensili per sostentare i lavoratori autonomi ed indipendenti, lanciata dal Sindaco di Fara Sabina, «si commenta da sola nella sua bizzaria - si limita ad osservare il Segretario UGL provinciale Autonomie di Rieti, Matilde Cianca - Nella sua strampalatezza non chiarisce nemmeno se un salariato comunale con 1.600 euro debba rinunciare a 100 euro, magari destinate alle bollette di casa, per aiutare un lavoratore autonomo da 2.000 euro al mese che a causa del lockdown ha subito una perdita del 30%, ovvero per aiutare un altro lavoratore oggi con pari entrata».


«Si fanno barricate contro le patrimoniali per redditi oltre i 100.000 euro l'anno e poi un amministratore locale lancia la guerra tra poveri? Magari è il caso di ricordare che sotto i 1.500 euro al mese per una famiglia di 4 persone nel nostro territorio l'Istat accende l'allarme della soglia di povertà. Quindi - tuona Cianca - se il sindaco Basilicata dichiara che tra i suoi dipendenti comunali sono pochi quelli a raggiungere i 1.500 euro, allora è il caso che trovi le risorse per incrementare il salario accessorio ed alzare l'asticella della povertà in cui rischiano di cadere questi lavoratori, anziché additarli come "fortunati"; contestualmente si ingegni poi per creare opportunità di rilancio dell'economia territoriale così da offrire garanzie di lavoro agli autonomi. Il virtuosismo sta nella dignità del lavoro», conclude la Segretaria Ugl Autonomie Matilde Cianca. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero