Rieti, coronavirus, Cisl e Uil contro la Asl: «Bonus solo a un lavoratore su 4, esclusi anche operatori positivi al Covid. Poca chiarezza»

Rieti, coronavirus, Cisl e Uil contro la Asl: «Bonus solo a un lavoratore su 4, esclusi anche operatori positivi al Covid. Poca chiarezza»
RIETI - Facendo seguito alla riunione della delegazione sindacale con la Direzione della Asl di Rieti svoltasi in videoconferenza il 21 aprile, nella quale è stata data una...

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RIETI - Facendo seguito alla riunione della delegazione sindacale con la Direzione della Asl di Rieti svoltasi in videoconferenza il 21 aprile, nella quale è stata data una informativa preliminare e non esaustiva sui beneficiari dell’accordo regionale, Cisl Fp e UIL Fpl contestano nel metodo «la poca correttezza della Direzione che con una informativa, senza possibilità di replica da parte del sindacato, come previsto invece obbligatoriamente dalle norme di legge e dal contratto, ha inviato in Regione Lazio una tabella riepilogativa del personale al quale verrà corrisposto il riconoscimento economico promesso e sottoscritto dall’amministrazione regionale a tutti i lavoratori della sanità impegnati nella gestione dell’emergenza coronavirus».


«Nel merito Cisl Fp e Uil Fpl rilevano che dalla tabella si evince che il bonus sarà riconosciuto a 250 operatori del comparto per il rischio elevato in fascia A e a 48 operatori per il rischio medio in fascia B, quindi a circa il 25% dell’organico aziendale - prosegue la nota a firma del responsabile territoriale Cisl Fp Sandro Antonacci e del segretario generale Uil Fpl Domenico Teodori - Cisl Fp e Uil Fpl contestano alla Asl di Rieti un’applicazione restrittiva dell’accordo regionale, un esempio su tutti: nel blocco operatorio sembrerebbe che agli operatori in turno h24 spetterebbe il bonus, mentre gli operatori in turno h12 con le reperibilità notturne sarebbero esclusi».

«Sembrerebbero esclusi anche operatori addetti alle attività di assistenza domiciliare e di assistenza riabilitativa che hanno reso prestazioni a pazienti Covid e non convincono neanche i numeri degli operatori dei servizi di diagnostica».

«Ancor più inaccettabile sarebbe, auspichiamo di no, l’esclusione di quegli operatori che in servizio hanno contratto il virus, sarebbe la beffa dopo il danno».

«Da ultimo, ma non per minore importanza, abbiamo chiesto, e per adesso non ascoltati, che tutto il personale non individuato in fascia A e B venga ricompreso nell’indennità ex art. 86».


«Per quanto sopra rappresentato, Cisl Fp e Uil Fpl, ritengono inaccettabile la proposta della ASL di Rieti per l’indennità da riconoscere al personale sanitario per la lotta contro il Covid 19, ne chiedono l’immediato ritiro e contestualmente chiedono alla Regione idi vigilare per garantire il rispetto dell’accordo firmato l’11 aprile e per dare a tutto il personale della sanità di Rieti un segno concreto di gratitudine per lo straordinario lavoro che hanno fatto e stanno facendo. Cisl Fp e Uil Fpl e tutti gli operatori non sono più disposti ad accettare soluzioni ingiuste e discriminatorie». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero