RIETI - Saranno due le manifestazioni di interesse che la Provincia porterà avanti per tentare di individuare nuovi spazi di lezione a favore degli studenti delle...
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Uno scoglio che, fino ad ora, ha fatto naufragare anche l’ipotesi di edifici già in passato adibiti a scuola, ma che non possiedono il valore di 0.6. L’altra manifestazione di interesse sarà invece quella per reperire moduli da posizionare negli spazi esterni dei Geometri e del Polo didattico di via Togliatti: «Valutiamo chi risponderà per concedere l’uso di capannoni industriali – commenta il presidente della Provincia Mariano Calisse – Per quanto riguarda i moduli abbiamo già fatto varie riunioni con l’Ufficio speciale per la ricostruzione e sollecitato due volte intervento del Miur, mettendo a disposizione aiuto e qualche fondo. Ma ho la sensazione che quella dei moduli sia una strada particolarmente complicata».
Gli "esodati"
Ma quale sarà la percentuale di studenti degli istituti superiori della provincia per i quali sarà necessario trovare una nuova sistemazione per rispettare le norme anti-contagio? In Provincia aspettano almeno domani per iniziare a vederci più chiaro, con i dirigenti scolastici convocati dalla consigliera con delega all’Edilizia scolastica Claudia Chiarinelli per consegnare planimetrie e fabbisogni di ogni scuola, così da aiutare l’ente a capire quale sarà il reale numero di studenti “esodati” per i quali servirà di individuare una nuova collocazione. L’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Rieti, Giovanna Palomba, un’analoga riunione con scuole dell’infanzia, elementari e medie l’ha invece convocata per mercoledì. «Insieme al responsabile della sicurezza stiamo facendo un’analisi di tutti gli spazi che possono essere norma o meno - spiega Maria Rita Pitoni, dirigente scolastico titolare del “Luigi di Savoia”, che comprende l’istituto Tecnico economico di viale Maraini, l’Ipsscs e l’istituto tecnico agrario al Polo Didattico e il Professionale per l’agricoltura di Cittaducale – A viale Maraini abbiamo diverse aule molto piccole e dovremo forse eliminare anche qualche tramezzo per tornare ad avere spazi idonei. E a via Togliatti, con circa 45 ragazzi diversamente abili, avremo bisogno della palestra, che ora è in concessione alla Asl». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero