Coronavirus, il Club Scherma Rieti riparte dopo tre mesi: «Nuove regole, stessa passione»

Coronavirus, il Club Scherma Rieti riparte dopo tre mesi: «Nuove regole, stessa passione»
RIETI - Attività sospesa, sedute di allenamento completamente rimodulate (vietati gli assalti), gare saltate, ore ed ore di preparazione andate in fumo, ma il presidente e...

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RIETI - Attività sospesa, sedute di allenamento completamente rimodulate (vietati gli assalti), gare saltate, ore ed ore di preparazione andate in fumo, ma il presidente e maestro Matteo Serilli del Club Scherma Rieti non si è perso d’animo ed ha combattuto a colpi di spada e fioretto il Coronavirus anche con lezioni online. Intanto oggi, 4 giugno,  si riparte ufficialmente con nuove regole e nuova tipologia di allenamento.

 
Momenti difficili anche per la scherma: il 4 marzo lo stop generale delle attività sportive ed il conseguente lockdown ha coinciso con i periodi cruciali dell’attività sportiva mandando all’aria la II prova nazionale Cadetti, la Coppa Italia regionale e nazionale, il campionato di serie C1 a squadre, la II prova nazionale under 14 del Gran Premio Giovanissimi, la III prova interregionale under 14 e la finalissima di Riccione del campionato italiano under 14.

Ma lo stop delle competizioni non ha fatto abbassare la guardia al maestro Serilli: «La priorità è stata quella di mantenere vivi i contatti senza mai perdersi di vista – spiega – quindi per prima cosa ho voluto mantenere vivo il nostro gruppo di atleti sia con scambi di messaggi con tutti i ragazzi che sul gruppo whatsapp di allenamento e, privatamente, per chi ne avesse avuto bisogno».

Ma anche internet si è rivelato un supporto importantissimo: «Abbiamo anche effettuato tra di noi numerose videochiamate – prosegue Matteo Serilli – con finalità ludiche per creare momenti di svago, trascorrere un po’ di tempo quando eravamo chiusi in casa e fare qualche risata insieme, ma anche una sorta di videolezioni per parlare di scherma in maniera tecnica e, in qualche modo, fare una piccolo allenamento virtuale».


Ora le porte della palestra di viale Morroni sono di nuovo aperte e nella sala di scherma si torna a duellare con la spada ma nel massimo rispetto delle norme anticontagio, secondo le linee guida della federazione che ha portato il maestro ad una rimodulazione degli allenamenti: «In linea con le norme – chiude il Serilli – è vietato l’utilizzo degli spogliatoi, c’è l’obbligo della distanza sociale e le sessioni di allenamento sono state riparametrate con gruppi da quattro schermidori con 30 minuti tra un quartetto e l’altro per la sanificazione. Sono inoltre vietati determinate tipologie come l’assalto (incontro tra 2 atleti ndr) che porterebbe inevitabilmente ad un contatto troppo ravvicinato. Misuriamo costantemente la temperatura degli atleti, gel per le mani e l’interdizione all’ingresso per gli accompagnatori». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero