RIETI - Sono tanti i giovani reatini all'estero che, a causa dell'emergenza coronavirus, non sono potuti tornare nella città natale per riabbracciare i propri cari....
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Rachele, come sta trascorrendo le sue giornate? Quanto sono cambiate le sue abitudini?
«Rimanere in casa il più possibile ha costretto un po' tutti a modificare il proprio stile di vita e così è stato anche per me. Generalmente, tendo a studiare molto al mattino, per poi dedicarmi ad alcuni passatempi come la lettura o la visione di un film nelle ore successive. Vado a fare la spesa una volta a settimana e faccio esercizio fisico in maniera costante. Nonostante tutto, è comunque importante continuare a sfruttare a pieno ogni momento della giornata.
Londra come sta affrontando questa emergenza sanitaria? Sono stati attuati i giusti provvedimenti?
«Credo che Londra stia combattendo al massimo contro la pandemia. Molti uffici sono chiusi e le persone si stanno adeguando sempre più al lavoro da casa. Gli ospedali stanno facendo fronte ad una situazione inedita con coraggio e professionalità, intervenendo giorno e notte per limitare il più possibile la diffusione del contagio. Inoltre, numerose catene di fast food hanno donato cibo al personale dei nosocomi, dimostrando, come tanti altri cittadini, una grande solidarietà».
La sua università ha attivato la didattica a distanza?
«Sì, ogni studente può seguire le lezioni attraverso l'applicazione "Microsoft Teams" che l'ateneo ha messo a disposizione gratuitamente. Anche da remoto stiamo usando molto software che sono necessari per svolgere le attività didattiche. Esami e progetti universitari hanno un taglio decisamente pratico, che ha l'obiettivo di preparare i ragazzi ad affacciarsi al meglio sul mondo del lavoro».
Sente spesso la mancanza di Rieti? Quanto tempo è passato dall'ultima volta che è tornata in Italia?
«Famiglia e amici sono sempre nel mio cuore e mi mancano tantissimo. Fortunatamente, grazie ad Internet e ai social media, posso tenermi in contatto con tutti e alleggerire il peso della distanza fisica. Non sono in Italia dallo scorso agosto, ma per Pasqua mi sarebbe piaciuto tornare. Insieme ai miei familiari, gli amici di Rieti rappresentano per me una certezza, sulla quale so di poter contare in ogni momento». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero