Rieti, coronavirus: dall'alta moda alle mascherine La sfida della sartoria Art Fashion di Passo Corese: in produzione 15mila pezzi

Emanuela e Stefania Fraticelli
RIETI - Coronavirus: dagli abiti di alta moda per marchi come Burberry e Tom Ford alle mascherine per uso collettivo anti-Coronavirus. Emanuela e Stefania Fraticelli, sorelle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Coronavirus: dagli abiti di alta moda per marchi come Burberry e Tom Ford alle mascherine per uso collettivo anti-Coronavirus. Emanuela e Stefania Fraticelli, sorelle titolari della Art Fashion di Fara Sabina, hanno deciso di combattere l’emergenza sanitaria e la crisi economica che ha generato rimboccandosi le maniche e riconvertendo la produzione della propria sartoria. Per andare incontro alle esigenze attuali del Paese e, insieme, salvare il laboratorio artigianale e le sue dipendenti.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di Cna e Confindustria denominato "Filiera moda per l'Italia-emergenza Covid-19” che ha ricevuto i plausi del premier Giuseppe Conte e del commissario per l’emergenza Domenico Arcuri.

Il progetto
La prima mascherina è stata realizzata alle ore 13 del 3 aprile quando, dopo aver ricevuto l’ok della Prefettura che ha esaminato la richiesta della Art Fashion, la nuova avventura di Emanuela e Stefania ha avuto inizio.
“Siamo entrate in questo circuito grazie alla Cna di Rieti che ci ha aiutato tantissimo. Per questo ringraziamo la direttrice Enza Bufacchi e il suo team che ci hanno assistito passo passo – spiega Emanuela Fraticelli - Dal momento in cui è esplosa l’emergenza al Nord, in un attimo, io e mia sorella ci siamo viste chiudere tutte le frontiere del lavoro. La nostra azienda ha 16 dipendenti e dalla sera alla mattina ci siamo trovate senza lavoro. All’inizio abbiamo provato un grande rammarico per tutto quello che stava accadendo e per le nostre donne che portano a casa uno stipendio. Poi i giorni passavano e avevamo bisogno di trovare una soluzione. Da qui è nata l’idea di riconvertire l’azienda in base alle esigenze che l’emergenza ha creato. E allora ci siamo dette: perché non ci mettiamo a produrre mascherine? Ma non per scopo di lucro o per stravolgere la nostra attività, ma anzitutto per essere di aiuto alla nostra comunità e nello stesso tempo mantenere 16 posti lavori. Siamo partite il 3 aprile, dopo aver terminato una lunga trafila per presentare documenti e acquisire certificazioni. Abbiamo messo in piedi una bella catena, seguendo attentamente tutte le norme. Una parte della produzione – aggiunge Emanuela - sarà destinata a rifornire le realtà aziendali e i privati del nostro territorio, un’altra andrà a confluire all’interno della Filiera moda per l'Italia-emergenza Covid-19”.

Costi e modalità di acquisto

Il primo lotto prevede la produzione di 15mila mascherine. Da lunedì sarà attivo l’ufficio vendite al quale si potranno rivolgere tutti gli interessati per conoscere costi, modalità di ordinazione, consegna e spedizione. Il costo a mascherina, certificata e realizzata con un tessuto di qualità made in Italy, si aggira, orientativamente, intorno ai due euro più iva al pezzo, cifra che può variare in base al quantitativo. Le offerte pensate dall’azienda sono diverse a seconda delle esigenze dei clienti. Tutte le informazioni si possono ricevere contattando, in orario d’ufficio, il numero 0765487335 o scrivendo alla mail info@artfashionmoda.it. Se invece si deve procedere con l’ordine l’indirizzo è amministrazione@artfashionmoda.it. Chi si trova vicino all’azienda può recarsi nella sede di Via Maestri del Lavoro 35, nella zona artigianale di Passo Corese, in caso contrario si possono prevedere le spedizioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero