Rieti, coronavirus: case di riposo e Rsa, la Regione vieta il lavoro in strutture diverse

Casa di riposo (Archivio)
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RIETI - Coronavirus. Giro di vite della Regione sulle rsa e sulle case di riposo presenti in tutta la Regione, sede principale di focolai del coronavirus. In particolare, la Regione ha stabilito che «il personale operante nelle strutture territoriali sanitarie, sociosanitarie e socio assistenziali deve svolgere la propria attività lavorativa esclusivamente all’interno di una singola struttura o, qualora la struttura sia dotata di più stabilimenti, esclusivamente all’interno del medesimo stabilimento». Un aspetto, questo della “promiscuità” degli operatori sanitari in più strutture, già evidenziato nelle ispezioni dei carabinieri del Nas nelle case di riposo reatine e certificato nero su bianco nell’informativa trasmessa alla procura della Repubblica di Rieti, dove si ipotizza il reato di epidemia colposa e omicidio colposo

Tutte le strutture, inoltre, dovranno garantire per tutto il personale i controlli in entrata e in uscita della temperatura e in caso di temperatura superiore a 37,5 centigradi si dovrà provvedere alla misurazione della saturazione di ossigeno e tutti questi parametri devono essere annotati giornalmente.
La Regione Lazio ha stabilito inoltre che «le direzioni sanitarie e i responsabili sanitari delle strutture accreditate devono inviare alla Asl territorialmente competente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio dell’avvenuta attuazione di tutte le misure indicate. Mentre le Asl locali devono continuare a effettuare sopralluoghi presso le strutture e compilare per ciascuna struttura una check-list per la valutazione delle situazioni ambientali degli ospiti».
Finora, fa sapere l’ente di via della Pisana, sono state effettuate 365 ispezioni presso Rsa e case di riposo presenti nel territorio di tutto il Lazio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero