RIETI - «Sicurezza sul lavoro, vertenze perse e mai rispettare, difficoltà nella programmaziome delle ferie, scarsa chiarezza sull’assegnazione dei ruoli...
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«Se tutto questo fosse un film, sarebbe Mission Impossible - dicono i sindacalisti della Uil - In questo thriller, dove ogni giorno che passa il Presidente Asm mostra il fiato corto, noi esercitiamo le più elementari espressioni delle libertà sindacali. Niente di più. Ed è per questo che da Regnini vogliamo sapere qual è livello di sicurezza sul lavoro in Asm, anche alla luce della rottura del perno del braccio meccanico per il carico dei rifiuti a Casa Penta. Al presidente poi vorremmo sottoporre le istanze di alcuni lavoratori che si sentono discriminati, come ad esempio le maestranze vincitrici di selezione interna che si sono viste superare dai colleghi che neanche hanno partecipato alle prove selettive; oppure come quei dipendenti che per vedere riconosciuti i propri diritti retributivi, sanciti dalla contrattazione collettiva, sono dovuti ricorrere a vertenze e ancora oggi dopo aver avuto ragione davanti all’Ispettorato territoriale del lavoro non trovano ciò che gli spetta in busta paga; o anche quei dipendenti spostati dal proprio ruolo consolidato negli anni e formalizzato nella struttura aziendale; non per ultimo coloro che a differenza di altri faticano a programmare ferie o turni, vedendo alcuni colleghi assegnati su servizi meno gravosi».
«Le criticità sono tante, anche troppe - concludono Paolucci e Giacomelli - Il nostro interesse è rivolto alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, al rispetto dei diritti sindacalmente riconosciuti. Siamo attivi e monitoriamo ciò che accade in Asm perché vogliamo assicurare ai lavoratori e alle lavoratrici un ambiente sano, sicuro, senza ombra alcuna di possibile discriminazione. Forse Regnini non è più in grado di gestire un’azienda prestigiosa come l’Asm. Chissà. Le gaffe compiute in questi mesi resteranno certamente negli annali dell’azienda e rischiano di delegittimare l’attuale presidente. Tuttavia, visti i ripetuti e ostinati rifiuti di stabilire corrette relazioni sindacali, abbiamo chiesto un incontro urgente al socio di maggioranza della Asm nella persona del Sindaco di Rieti. Siamo certi che Cicchetti, politico di spessore e dal profilo umano elevato, non tarderà a vederci chiaro su quanto accade in Asm e a trarre le dovute conseguenze». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero