Rieti, coronavirus: in arrivo fondi per il settore agricolo dalla Regione

Agricoltura
RIETI - Coronavirus, aiuti per l'agricoltura bio e per la zootecnia in montagna.  Tra i comparti più a rischio in questa emergenza sanitaria che più si...

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RIETI - Coronavirus, aiuti per l'agricoltura bio e per la zootecnia in montagna.  Tra i comparti più a rischio in questa emergenza sanitaria che più si protrarrà e maggiore sarà l’impatto sulle produzioni, ci sono quello agricolo e quello zootecnico. La Regione Lazio ha stanziato 3 milioni e 100 mila euro per promuovere attraverso due diversi bandi la produzione biologica e per aiutare gli agricoltori e gli allevatori delle zone montane grazie al Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020.

“Insieme a tutte alle altre iniziative che la Regione e il Governo hanno messo in campo per affrontare l’emergenza legata al Coronavirus - spiega il consigliere regionale Fabio Refrigeri- questi fondi possono aiutare i nostri agricoltori e allevatori a continuare a garantire produzioni di qualità nel pieno rispetto dell’ambiente e praticamente a chilometro zero. Una strada questa che abbiamo già intrapreso con decisione e che le vicissitudini attuali ci spingono a perseguire con amor più forza e convinzione”.

I bandi
Con il primo bando da 1 milione e 60 mila euro si vogliono incentivare gli agricoltori a convertire e mantenere le aziende agricola al metodo di produzione biologico che esclude l’uso di prodotti chimici di sintesi (fertilizzanti, prodotti fitosanitari, additivi) sia nei processi di produzione, trasformazione e conservazione degli alimenti, e che prevede l’adozione di tecniche e processi di produzione sostenibili dal punto di vista ambientale: 300 mila euro sono riservati per la conversione a pratiche e metodi di agricoltura biologica, mentre 1 milione e 300 mila per il mantenimento di pratiche e metodi di agricoltura biologica.

Con l’altro bando di 1 milione e 800 mila euro invece la Regione mira a promuovere la permanenza dell’attività agricola nelle zone soggette a “vincoli naturali” creando e rafforzando al tempo stesso anche dei presidi in territori più sottoposti a rischi ambientali, in particolare ai rischi di erosione del suolo, al dissesto idrogeologico che contrastino anche la perdita della biodiversità.

Per ulteriori informazioni https://www.regione.lazio.it/rl_agricoltura/.
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Il Messaggero