A Contigliano torna a suonare la banda

La banda di Contigliano
RIETI - La banda passò. Ma adesso la banda ritorna, porta con sé aria di festa e scintillio, e Contigliano si prepara alla grande festa in programma per domenica 24...

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RIETI - La banda passò. Ma adesso la banda ritorna, porta con sé aria di festa e scintillio, e Contigliano si prepara alla grande festa in programma per domenica 24 marzo a partire dalle 16 in piazza Fiume, nel centro del paese. Tanta fatica burocratica ma grandissimo entusiasmo per tutti coloro che si stanno preparando ad imbracciare di nuovo gli strumenti ed indossare la nuovissima divisa della Banda musicale Romagnoli di Contigliano. La prima notizia ufficiale della presenza della formazione risale al marzo 1870, quando la giunta comunale bandì un avviso pubblico per il reclutamento di un maestro di cappella e della banda musicale per la durata di un triennio. Da Castelguelfo di Bologna arrivò dunque Enrico Romagnoli, che a Contigliano ci restò fino alla morte avvenuta nel febbraio 1921, amatissimo dai suoi musicanti e di fatto ormai contiglianese a tutti gli effetti. 

Da allora la formazione musicale ha portato sempre il suo nome e tra periodi floridi e complicati ha attraversato un secolo e mezzo di vita e di storia del paese, con una ricostituzione ampia e coesa avvenuta nel 1978, dopo uno stop di diversi anni. Nel 1985 cominciò la lunga e fortunata stagione del maestro Bruno Frangiolini di Monterotondo, nel 2010 insignito del titolo di cittadino contiglianese onorario, ma che si sarebbe conclusa nel marzo 2016, con lo scioglimento della banda accompagnato dal grande rammarico dei musicanti rimasti. Un nuovo slancio alla ricostituzione arriva però nel settembre 2023, anche grazie all’entusiasmo del nuovo giovane parroco don Roberto D’Ammando. Nasce dunque un comitato spontaneo, mosso dal fermo obiettivo di riportare la Banda a Contigliano a partire dal venerdì santo, una data cruciale sia per i musicanti che per l’intera comunità del paese. 

La voglia di suonare, di stare insieme in un incontro generazionale che sia espressione e patrimonio del bene comune e di regalare momenti di gioia a grandi e piccini si concretizza con un gruppo coeso ed ampliato diventato un’associazione che sarà presentata domenica prossima. Una trentina al momento i “musicanti soci volontari”, pronti a sfilare sotto la direzione del maestro Mauro Valeriani, anche lui di Monterotondo ma ormai di casa a Contigliano. Emozionatissimo, il neo-presidente Luiso Simonetti: «Mi hanno proposto questo ruolo per caso, non sono un musicante ma mi sono occupato negli anni di questioni amministrative, ed era proprio quello che cercavano. L’ho preso come un segnale, questo discorso della banda come “rinascita” e aggregazione della comunità di Contigliano mi ha fatto molto riflettere, ci conosciamo tutti e la trovo una cosa davvero molto bella». E si riprende da dove si è lasciato, proprio perché la formazione musicale prestò il suo ultimo servizio per il venerdì santo di otto anni fa, e riprenderà esattamente nella stessa occasione. «Di questo affiatatissimo gruppo mi hanno colpito la grinta e la costanza, ma soprattutto il grandissimo entusiasmo - dice Simonetti - c’era il problema legale da risistemare e non mi sono certo tirato indietro, anche se reinquadrare la banda dal punto di vista amministrativo non è stato certo facile». Ma poi la banda arrivò. E allora tutto passò. E Contigliano riscopre così le sue profonde radici legate alla musica - il baritono Mattia Franceschini vi prese residenza - tanto da essere attualmente sede distaccata del conservatorio Briccialdi di Terni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero