Rieti, al Consorzio di bonifica dipendenti ancora senza gli stipendi. Ricorso contro i licenziamenti Chiesto confronto all'assessore Refrigeri

Rieti, al Consorzio di bonifica dipendenti ancora senza gli stipendi. Ricorso contro i licenziamenti Chiesto confronto all'assessore Refrigeri
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RIETI - «A distanza di qualche settimana ormai dai licenziamenti avvenuti nel Consorzio della bonifica di Rieti e mentre continuano a non essere pagate le retribuzioni ai lavoratori dei consorzi di Rieti e di Latina, non si capisce che cosa intenda fare l'assessore regionale Refrigeri». A parlare così, in una nota, è Eugenio Siracusa, segretario regionale della Flai Cgil. «Abbiamo impugnato formalmente i licenziamenti - continua - e stiamo anche interpellando la Regione Lazio che, come previsto dalla legge regionale, deve esprimere un suo parere di merito sulle modifiche delle piante organiche dei consorzi. Ma non è solo questo il problema.




In questi giorni la stampa ha dato notizia dell'arrivo dei 40 milioni di euro che la Regione dovrebbe ai consorzi. Purtroppo, questa notizia è priva di ogni fondamento dal momento che la Regione deve avviare la procedura di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, che dovrà essere avallata anche dalla Corte dei Conti prima di poter erogare questi soldi.



Una trafila lunga e difficile, dunque. Nel frattempo, oltre a Rieti e Latina, qualche altro problema potrebbe presentarsi in altri consorzi. Questa situazione sta mettendo a rischio anche la reperibilità stessa dei lavoratori in caso di allerta meteo».



«Come organizzazioni sindacali - aggiunge Siracusa - abbiamo chiesto ufficialmente un tavolo di confronto con l'assessore e i consorzi di bonifica per uscire da questa situazione, per capire come mai i 600mila euro inviati al Consorzio di Rieti siano ancora fermi in provincia e soprattutto per avviare la procedura di ritiro dei licenziamenti nel consorzio reatino. La Regione non può consentire che una struttura che campa di contributi pubblici possa licenziare il personale e non può sottrarsi al confronto».



«Voglio inoltre rilevare - dice ancora Siracusa - come al consorzio di Fondi sia stato nominato un direttore generale, dipendente del consorzio di Latina, distaccato con la formula dell'aspettativa. A quanto ci risulta questa persona non avrebbe potuto ottenere l'aspettativa avendola utilizzata per un incarico politico precedente.



Non capiamo come sia possibile visto che il contratto nazionale parla chiaro anche su questi aspetti, ma soprattutto abbiamo l'impressione che le regole contrattuali, nei consorzi, vengano utilizzate dalla dirigenza a seconda del bisogno del momento. Per questo è necessario e urgente un tavolo di confronto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero