Rieti, il Conservatorio cresce come iscritti e nuovi corsi e punta a conquistare il mercato di Corea e Giappone

Rieti, il Conservatorio cresce come iscritti e nuovi corsi e punta a conquistare il mercato di Corea e Giappone
RIETI - Al parco della Musica di Villa Battistini a Contigliano, sede delocalizzata del Conservatorio di musica di Santa Cecilia di Roma, ha preso il via una settimana fa il nuovo...

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RIETI - Al parco della Musica di Villa Battistini a Contigliano, sede delocalizzata del Conservatorio di musica di Santa Cecilia di Roma, ha preso il via una settimana fa il nuovo anno accademico. Un centinaio gli iscritti, provenienti in gran parte da Rieti e dintorni. 24 sono gli studenti provenienti dalle province limitrofe, 8 quelli che arrivano da altre nazioni, come Russia, Corea, Romania e Giappone.


Una presenza importante, che la Provincia di Rieti, proprietaria della struttura, punta a incrementare. Al piano superiore della proprietà, alcuni studenti sono riuniti per definire il loro piano di studi per il nuovo anno. Quando arriva il presidente della Provincia, Giuseppe Rinaldi, si sofferma nell’aula di pianoforte, sentendosi un po’ come a casa.

I NUOVI CORSI PARTITI
«Ho un Pedrof che suonava mio padre – ricorda Rinaldi – e la mamma di mia moglie suona il pianoforte».
Tra le novità di questo anno accademico canto e chitarra jazz. «Il futuro si gioca sul campo internazionale», commenta Licia Alonzi, presidente dell’Istituzione formativa che gestisce oggi tutte le attività che si svolgono presso il Parco della Musica. Alonzi ricorda il suggerimento offerto tempo fa dal reatino Alessandro Fusacchia, allora capo di gabinetto del Miur, che invitava ad iniziare un percorso di internazionalizzazione. «L’idea – racconta Alonzi – l’avevamo avuta già precedentemente, abbiamo seguito quel suggerimento e da quest’anno riusciamo ad accogliere anche studenti stranieri. Il direttore del Conservatorio, Giuliani, si è impegnato a promuovere master estivi con l’oriente, Giappone e Corea in particolare. Ma abbiamo bisogno di una progettualità e di risposte che devono arrivare dal Miur e dalla Regione».

Al momento sono iniziati gli insegnamenti delle materie principali, mancano però quelle complementari. Quando inizieranno anche quelle lezioni gli studenti si potranno fermare durante la settimana, vivere qui, arricchire il territorio, offrendo anche un valore sociale.

«Dalla Regione dovrebbero arrivare gli impegni alla fine del mese – commenta il presidente della Provincia, Giuseppe Rinaldi – Al momento abbiamo soltanto l’impegno triennale della Fondazione Varrone, ma il Conservatorio ha comunque deciso di avviare i corsi principali. Abbiamo il bollino di qualità di Santa Cecilia, siamo vicini a Roma, ora è necessario trarre un ritorno culturale ed economico, per esempio attraverso i soggiorni in città degli studenti o promuovendo spettacoli dal vivo. Questo luogo deve diventare un piccolo volano per la città di Rieti, che accoglie l’unica sede di conservatorio delocalizzata. L’obiettivo è anche quello di far soggiornare in città gli studenti, che per il momento sono pendolari».


I nuovi iscritti sono 40 e per il futuro più prossimo si punta ad accogliere gli studenti che usciranno dal liceo musicale di Rieti. Le iscrizioni, online, sono aperte. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0746-706332 o scrivere a parcodellamusica@ifrieti.it.
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Il Messaggero