RIETI - Concorsone, dopo il difensore civico regionale, ora è il dipartimento della Funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei Ministri a richiamare il Comune di...
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Con una nota indirizzata al segretario generale del Comune, l’ispettorato per Funzione pubblica, raccogliendo la segnalazione di uno dei concorrenti, richiama l’amministrazione reatina al rispetto non solo della legge 241 del 1990 (sull’obbligo di conclusione dei procedimenti e di comunicazioni agli interessati) ma anche al rispetto dei principi (desumibili da una sentenza del Consiglio di Stato) secondo i quali si può stoppare l’immediata copertura dei posti messi a concorso “solo per circostanze impreviste ed eccezionali”, peraltro da specificare con “puntuale motivazione”.
Nel caso del concorso Ripam, la cui graduatoria fu pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 12 luglio scorso, tutto si è invece arenato in Comune, senza che alle reiterate richieste di chiarimento avanzate dai vincitori siano seguite risposte formali, al punto da spingere i concorrenti a riunirsi in comitato e a diffidare l’amministrazione comunale. Non che sul tema sia mancato il dibattitto e lo scontro, anzi. Ancora mercoledì è tornata a riunirsi la Commissione Controllo e Garanzia, per discutere del richiamo al Comune di Rieti del difensore civico regionale per dare seguito al concorso.
E di nuovo il centrosinistra è andato in pressing sulla maggioranza perché tra i tanti dubbi e distinguo avanzati sulla regolarità del concorso chiarisca almeno la sua posizione politica rispetto allo stop ad assunzioni e promozioni. Uno stop surreale, alla luce della difficile situazione degli uffici, con la neo dirigente al Personale che sta chiedendo funzionari tecnici alla Regione Umbria e al Comune di Teramo, a valere su graduatorie di concorsi del 2009 e del 2010. Surreale ma vero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero