Rieti, in Comune restano distanti le posizioni di Lega e Cinque Stelle Pressing «verde» su Cicchetti

Rieti, in Comune restano distanti le posizioni di Lega e Cinque Stelle Pressing «verde» su Cicchetti
RIETI - Lega-M5S, fallisce, per adesso, il tentativo di replicare su scala locale l’alleanza giallo-verde inaugurata dal governo Di Maio-Salvini. La prima prova su strada...

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RIETI - Lega-M5S, fallisce, per adesso, il tentativo di replicare su scala locale l’alleanza giallo-verde inaugurata dal governo Di Maio-Salvini. La prima prova su strada della liason tra il gruppo leghista e la consigliera grillina Lodovica Rando doveva avvenire su un tema politicamente neutrale come la protesta sul parcheggio a pagamento dell’ospedale, su cui Antonio Boncompagni da un verso e la Rando dall’altro da mesi si battono per avere chiarezza.


POSIZIONI LONTANE DA PARTE DELLA RANDO
Era bastato paventare un’iniziativa congiunta tra Lega e M5S per mandare in fibrillazione mezzo arco consiliare. Ma la convocazione di una conferenza stampa sul parcheggio da parte dei soli consiglieri leghisti Sebastiani, Domeniconi e Boncompagni (lunedì a mezzogiorno in Comune) è il segnale che, almeno per adesso, quello che vale a Roma non vale a Rieti. A mantenere le distanze è la Rando e il suo gruppo, assai restii a fare causa comune con i leghisti locali. Difficilmente andrà in porto l’altra iniziativa pure promossa dalla Lega per i primi di luglio sulla legittima difesa: tema, questo, troppo connotato politicamente (e a destra), e la Rando di nuovo ha declinato l’offerta di una ribalta comune.

PRESSING DELLA LEGA SU CICCHETTI

Allarme rientrato? Non per il centrodestra, dove il caso Lega continua a essere una spina nel fianco. Il «chiarimento» tra il sindaco Cicchetti e il gruppo guidato da Andrea Sebastiani avvenuto quasi tre settimane fa, presente anche il senatore Umberto Fusco, non deve aver chiarito un gran che se è caduto alla prima prova: un comunicato stampa congiunto per dire alla città e alla politica che le tensioni dei mesi scorsi – culminate con l’invettiva di Cicchetti ai leghisti del marzo scorso – erano superate e che si marciava d’intesa e d’accordo nella realizzazione del programma elettorale. Quel comunicato non è mai uscito, arenato su due parole due, in realtà su un concetto grande come un macigno: riconoscimento-politico. Questo chiedevano i consiglieri leghisti al sindaco, spalleggiati dal senatore Fusco (che della Lega è anche il commissario provinciale) ma Cicchetti ha nicchiato, e la nota non è uscita. Restano scolpite nella rete le sue dichiarazioni del 27 marzo: «La Lega alle ultime elezioni non ha preso un consigliere comunale. Tutto il resto è pattinaggio artistico in consiglio». E prossimamente ci sarà da pattinare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero