Rieti, cisterna esplosa: vertice tra i vigili del fuoco e il capo della Procura Lina Cusano

I vigili del fuoco
RIETI - La presenza, forte e tangibile, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dopo la notizia-scandalo di una possibile archiviazione, senza responsabili, dell’inchiesta...

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RIETI - La presenza, forte e tangibile, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dopo la notizia-scandalo di una possibile archiviazione, senza responsabili, dell’inchiesta sulla tragica esplosione dell’autocisterna il 5 dicembre 2018 in cui persero la vita il vigile del fuoco, Stefano Colasanti e un automobilista di passaggio, Andrea Maggi, mentre 23 persone rimasero ferite. Ieri a Rieti gli Stati generali dei vigili del fuoco con il capo del Corpo nazionale, Fabio Dattilo e il direttore regionale Lazio, Giovanni Nanni che hanno incontrato i familiari del pompiere vittima della deflagrazione per poi recarsi al tribunale di Rieti dove sono stati ricevuti dal capo della Procura di Rieti, Lina Cusano per chiedere, domandare e soprattutto cercare di capire quello che, almeno apparentemente, non sembra comprensibile: la richiesta di archiviazione dell’inchiesta firmata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Rieti, motivata dalla decadenza del limite massimo di 24 mesi previsti per la fase delle indagini preliminari a causa del mancato deposito della perizia tecnica entro i termini prescritti e tassativi.

La giornata


In questo momento di rabbia e frustrazione i vertici del Corpo nazionale hanno fatto visita a Rieti. Una lunga e intensa giornata per l’ingegner Dattilo, ricevuto dal comandante provinciale, Paolo Mariantoni, insieme ai funzionari reatini. Verso le 12.30 l’arrivo nella caserma di viale Sacchetti Sassetti per un incontro colloquiale e organizzativo, poi una breve pausa pranzo e, subito dopo, appuntamento con i familiari del vigile del fuoco, Stefano Colasanti. Un incontro dai toni umani e cordiali per ribadire la vicinanza dell’intero Corpo nazionale a tutti i familiari del pompiere-eroe che perse la propria vita per salvarne altre ma anche per fare chiarezza e valutare le prossime mosse procedimentali dei legali delle parti offese che ora presenteranno al Giudice delle indagini preliminari l’atto di opposizione all’archiviazione rispetto al quale il Gip deciderà se accoglierla o fissare un’udienza di discussione. Poco dopo le 15 l’arrivo al palazzo di giustizia di piazzale Vittorio Bachelet per un lungo incontro con il Procuratore Lina Cusano, cui nei giorni scorsi - da parte del comando generale dei vigili del fuoco - era stata manifestata la volontà di un incontro. Colloquio molto riservato sul quale ieri c’è stato massimo riserbo ma che, ovviamente, è stato incentrato sulla richiesta di chiarimenti e delucidazioni circa quel mancato deposito della perizia, affidata ad un “fire investigation”, un ingegnere romano esperto in analisi di esplosivi, balistica, chimica forense delle armi chimiche e degli esplosivi ed incaricato come perito o Ctu in numerosi casi di rilevanza nazionale.

 

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Il Messaggero