Rieti, Cicchetti critico su Mattarella. Nome: «Ora si deve scusare»

Il sindaco Antonio Cicchetti
RIETI - «Finché sarà Presidente Mattarella che, da siciliano, si faceva candidare in Trentino per essere più sicuro della rielezione, questo non...

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RIETI - «Finché sarà Presidente Mattarella che, da siciliano, si faceva candidare in Trentino per essere più sicuro della rielezione, questo non apprezzabile governo rischia di durare». È la frase-choc del sindaco Antonio Cicchetti, che ha fatto infuriare parte del mondo politico reatino. Ma ecco l’antefatto: il primo cittadino, domenica sera, appena uscito dal seggio elettorale, affida a facebook il suo pensiero politico in merito al referendum al quale ha appena votato. Tra l’altro molti, da uomo di Forza Italia qual è, si sarebbero aspettati un bel no, e invece con un matita sanificata appunta una bella croce sul sì. Ma è soprattutto quanto detto sul capo dello Stato a fare clamore. «A urne aperte, intorno alle 19 di domenica, il sindaco Cicchetti, sin qui completamente assente sul dibattito referendario, irrompe sulla scena, probabilmente complice il pomeriggio uggioso, e si lancia in un lungo post, dai contenuti - indipendentemente dalla legittima posizione espressa - francamente imbarazzanti», attacca in una nota Nome officina politica. Che poi lancia una stoccata all’indirizzo dell’inquilino di Palazzo di città: «In precedenza, non abbiamo letto da parte sua alcuna dichiarazione, né abbiamo riscontrato alcuna iniziativa per alimentare dibattito. Cicchetti non è stato capace di svolgere, qualora avesse voluto, il ruolo politico che altri sindaci, da posizioni contrapposte, hanno fatto da tempo e per tempo: il suo post su social, dopo aver votato, nel merito vale veramente poco». L’associazione politica definisce il post del sindaco «chiacchiere da bar». E «farneticazione politica» le parole rivolte al presidente della Repubblica.


Le reazioni

Per questo invita il primo cittadino a scusarsi con Mattarella: «Se Cicchetti vuole limitarsi alla “amministrazione” della città, asfalti le strade e cambi le lampadine. Se vuole fare politica, almeno la faccia nei tempi e nei modi dovuti». Duro il commento di Alessio Angelucci, consigliere comunale (Rieti città futura): «Ieri sono andato a votare. Non ho detto nulla pubblicamente su come io abbia votato. Sono un rappresentante delle istituzioni, e non ho ritenuto corretto influenzare, a urne aperte, esprimendomi a favore del sì o del no. Il sindaco Cicchetti, invece, ha apertamente violato il silenzio ed ha pure attaccato il Presidente della Repubblica». Mentre Paolo Bigliocchi, ex assessore al Bilancio, invita il sindaco a rileggere la storia del capo dello Stato: «Caro Antonio, stimolato da quello che hai scritto sulla storia politica del Presidente Mattarella, sono andato a rileggerla. Credo dovresti farlo anche tu».
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Il Messaggero