Rieti, Cicchetti diffamato su facebook devolve i soldi incassati dalla querela a un artigiano per restaurare la fontana di Porta Conca

La fontana di Porta Conca
RIETI - Una sonora lezione ad uno dei tanti leoni da tastiera che pascolano incautamente sul web e un bel gesto a favore di un bene pubblico, di interesse storico ed...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - Una sonora lezione ad uno dei tanti leoni da tastiera che pascolano incautamente sul web e un bel gesto a favore di un bene pubblico, di interesse storico ed architettonico come la fontana che affianca l’ingresso di Porta Conca. Protagonista della singolare vicenda è l’ex sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, che ha scelto di devolvere a favore del restauro della fontana di Porta Conca i soldi incassati a seguito di un procedimento per diffamazione promosso dall’ex primo cittadino nei confronti di colui che aveva leso la persona di Cicchetti via Facebook.

I fatti. Poche settimane prima del termine del suo mandato, nel maggio 2022, Cicchetti era stato vittima di un episodio di diffamazione causato da un post Facebook. L’ex primo cittadino – attraverso il figlio Mario, legale del Foro di Rieti – aveva dunque diffidato l’autore del post Facebook a nuove, audaci pubblicazioni, invitandolo contestualmente a rimuovere il messaggio dal social network. «Non ho alcun interesse a rivelare l’identità di colui che mi diffamò, ma ricordo comunque bene che scrisse delle cose allucinanti», racconta adesso Antonio Cicchetti a Il Messaggero. Per evitare la denuncia, l’uomo aveva inviato sia una lettera di scuse all’indirizzo dell’allora sindaco che, contestualmente, versato una somma di denaro a titolo di risarcimento. Una soluzione che l’ex primo cittadino ha accettato ben volentieri, scegliendo però di far pervenire l’intera cifra - tremila euro - direttamente al restauratore Simone Battisti, della ditta “Battisti Restauri”, con la precisa richiesta che quei soldi venissero impiegati per il recupero della fontana sita a lato dell’ingresso di Porta Conca. 
«Il restauro della fontana era un’operazione che, nel corso del mio ultimo mandato, mi ero più volte ripromesso di effettuare, ma alla fine non era purtroppo riuscita ad andare in porto - prosegue Antonio Cicchetti. - Così, dato che la cifra pattuita per evitare la denuncia era idonea allo scopo, ho chiesto che i soldi transitassero direttamente dal querelato al restauratore». L’ultimo scoglio da superare per avviare i lavori è stato, infine, quello della burocrazia, tra autorizzazioni del Comune di Rieti e della Soprintendenza, essendo la fontana collocata in una zona vincolata. Il restauro, avviato ad inizio aprile, dovrebbe durare circa due mesi, tra pulitura e interventi che, nel corso del tempo, agevoleranno la protezione della struttura dagli agenti patogeni.

Il precedente. La decisione di destinare a favore della res publica i soldi derivanti da remissioni di querele non è tuttavia la prima in assoluto assunta dall’ex sindaco: nel settembre 2017, subito dopo essere stato nuovamente eletto, Cicchetti fu vittima di un altro episodio di diffamazione. Tre anni dopo, poco prima di andare in dibattimento, l’allora sindaco chiese che i soldi provenienti dalla remissione di querela – cinquemila euro – transitassero direttamente all’indirizzo del Comune di Rieti, per sostenere la raccolta fondi istituita dall’ente al fine di fronteggiare l’emergenza causata dal Covid.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero