Rieti, ad agosto è tornata a crescere la cassa ordinaria. Paolucci (Uil): «Servono investimenti e infrastrutture»

A destra, Alberto Paolucci
RIETI - «Ventottomila ore di cassa integrazione autorizzate ad Agosto. E’ l’ordinaria ad aver registrato il numero più elevato, soltanto quattromila...

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RIETI - «Ventottomila ore di cassa integrazione autorizzate ad Agosto. E’ l’ordinaria ad aver registrato il numero più elevato, soltanto quattromila quelle relative alla cassa straordinaria, zero invece per la cassa in deroga. Ecco i numeri della provincia reatina contenuti nell’ottavo rapporto sulla cassa integrazione del servizio politiche attive e passive del sindacato».  A renderli noti è Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina Romana.


«In tutto sono trenta le province italiane ad aver visto crescere la cassa ordinaria – spiega Paolucci –Mentre sono state 17 quelle dove è aumentata la straordinaria. Rieti rientra tra queste, nonostante il calo fisiologico del mese che tradizionalmente è dedicato alle ferie. E che infatti ha visto scendere nel Paese gli ammortizzatori sociali del 66,4 per cento rispetto al mese di luglio».

«Le vertenze aperte attendono ancora una soluzione – dice Paolucci – le criticità sono state affrontate ma la Elexos, la Alcatel, la Gala Solsonica, anche se situazioni differenti tra loro, attendono soluzioni di ampio respiro. Perché, se è vero che la cassa integrazione nei primi otto mesi del 2019 ha salvaguardato nell’intero Paese 125mila posti di lavoro, lo scorso anno nello stesso periodo di tempo i posti tutelati erano stati oltre 170mila. A Rieti da un anno all’altro le ore complessivamente concesse sono scese da oltre 400mila del 2018 a 284mila nel 2019. Circa 116mila in meno, non certo perché tutti gli uomini e le donne che avevano perso il lavoro lo hanno magicamente riottenuto. Ma soprattutto perché, le procedure che regolano l’accesso alla cassa integrazione sono cambiate nel tempo in senso restrittivo e poi perché sono amentati i numeri della disoccupazione».


«Occorrono quindi correttivi – conclude l’esponente Uil di Rieti e della Sabina romana – per fornire maggiore efficacia a questi strumenti di sostegno economico per chi si trova in difficoltà. E poi occorrono investimenti che rilancino l’economia reatina e l’intero nucleo industriale di Cittaducale. Ma non dimentichiamo che per rendere attrattivo un territorio, occorrono anche le infrastrutture che da anni chiediamo senza sosta. Un aspetto si lega all’altro indissolubilmente. Uno spinge in avanti l’altro. E viceversa».
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Il Messaggero