Rieti, badante arrestata: le due disabili erano “fantasmi” per la struttura a Contigliano

Contigliano
RIETI - Erano fuori dai radar di ogni istituzione - sanitaria e amministrativa - da almeno due anni. Patrizia Canini di 48 anni, disabile ritrovata senza vita in una abitazione...

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RIETI - Erano fuori dai radar di ogni istituzione - sanitaria e amministrativa - da almeno due anni. Patrizia Canini di 48 anni, disabile ritrovata senza vita in una abitazione priva di luce e gas a Onelli di Cascia e metà febbraio, e un’altra donna di 46, anche lei disabile e attualmente ricoverata a Spoleto, fino a gran parte del 2019 erano censite presso la casa famiglia e comunità alloggio di Villa Sorriso di Piani San Filippo di Contigliano. Poi di loro si è persa ogni traccia. Fantasmi, nel vero senso della parola. Le due donne era accudite da una badante 68enne di Contigliano, finita ora agli arresti domiciliari per il reato di maltrattamenti.

Nessuna traccia. «Le due disabili di questa strana vicenda non risultano presenti a Villa Sorriso da più di due anni - spiega Paolo Lancia, sindaco di Contigliano - Delle due donne, dopo l’avvenuta comunicazione di dimissioni dalla struttura, non abbiamo avuto più notizie. Stiamo ora cercando di ricostruire e reperire, nei limiti del possibile, notizie e tracce del loro percorso. Intanto, come amministrazione comunale abbiamo emesso nei confronti di Villa Sorriso un preavviso di revoca della licenza, dando un tempo di 10 giorni per eventuali controdeduzioni e giustificazioni. Bisogna far chiarezza su tanti aspetti. Mi corre però l’obbligo di sottolineare - aggiunge il sindaco Paolo Lancia - come le ispezioni cicliche effettuate a Villa Sorriso, compresa l’ultima insieme a carabinieri e Asl, abbiano sempre evidenziato una corrispondenza tra registi e ospiti presenti. Attualmente ce ne sono dodici. E anche il personale sanitario è in perfetta regola».

L'ispezione. L’ispezione di giovedì ha però messo in evidenza anche altro: la presenza di un’anziana donna straniera, priva di vista, che risulta residente a Greccio ma che viveva in un casolare attiguo alla struttura principale e non era censita tra gli ospiti. Una donna, che quando è stata trasportata dagli operatori sanitari della Asl al pronto soccorso del de Lellis, ha dichiarato di vivere a Villa Sorriso da almeno diciotto anni e di essere sempre stata accudita dalla titolare. Titolare che, ricordiamo, la procura di Spoleto ha indagato per maltrattamenti in concorso. 


La donna straniera, insomma, al momento attuale non sembra mai aver avuto rapporti o legami con Villa Sorriso. «Questa signora - spiega ancora il sindaco Lancia - è stata ora presa in carico dall’Alcim di Contigliano, dove attualmente abbiamo delle stanze libere». Parallelamente proseguono gli accertamenti da parte dei carabinieri, incaricati dalla Procura di Spoleto, e degli ispettori dell’Azienda sanitaria locale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero