Rieti, Casa Pound inaugura il comitato elettorale in città "Rappresentiamo la rabbia del popolo"

L'inaugurazione
RIETI - Tanta destra di Rieti città e del montepiano  per la presentazione dei candidati di Casa Pound Italia, stamattina nel comitato elettorale di viale Matteocci....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Tanta destra di Rieti città e del montepiano  per la presentazione dei candidati di Casa Pound Italia, stamattina nel comitato elettorale di viale Matteocci. In prima fila Guglielmo Rositani e l’amico di sempre, Oreste De Santis, per Giovanni Rositani, che corre insieme a Gloria Fofi per il consiglio regionale. Il nemico da abbattere é Amazon e tutto quello che significa in termini di precariato del lavoro e di colonizzazione commerciale e culturale (anche) della Sabina, la trincea é idealmente sul Monte Giano, dopo l’atto simbolico “forte, impressionante” di domenica scorsa, “960 piante di pini austriaci messi a dimora per rinfoltire la scritta DVX perché “non cancelleranno dalla memoria del popolo italiano quella storia”, dice Giovanni Rositani. “Da noi atti simbolici ma anche politiche concrete come il reddito nazionale di natalità, 500 euro al mese per ogni figlio da 0 a 16 anni - dice Antonini, candidato alla presidenza della Regione - perché il popolo italiano deve sentirsi libero di fare figli sul suo territorio”. Dove trovare i soldi? Elementare, usando i miliardi spesi oggi per l’accoglienza degli immigrati. A colpi di 1000 euro “fanno un clandestino di meno in Italia e due culle tricolori piene. Ma solo per coppie di italiani, figlie di italiani” (applausi), perché per Casa Pound bisogna assolutamente sventare “il progetto in atto di sostituzione degli italiani con gli stranieri”. Su questo insiste a lungo Simone Di Stefano, che di Casa Pound é il candidato premier, reduce dalla presentazione del programma ieri a Montecitorio: “Che soddisfazione vederli così impauriti. Le Boldrini, i Fiano non si devono sentire tranquilli da nessuna parte: quando in 12, 13 entreremo a Montecitorio gli toglieremo il sonno perché noi rappresentiamo la rabbia del popolo, un popolo non più disposto a farsi fare a pezzi da questa classe politica”.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero