Rieti, ex Manni in chiusura: primo ostacolo per la giunta Cicchetti I nodi nella maggioranza

Il primo Consiglio comunale
RIETI - Passata la festa - l'insediamento del consiglio e della giunta - cominciano subito i guai. Prima emergenza cittadina, l'addio della Quadrifoglio, con 28 anziani da...

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RIETI - Passata la festa - l'insediamento del consiglio e della giunta - cominciano subito i guai. Prima emergenza cittadina, l'addio della Quadrifoglio, con 28 anziani da riaffidare alle famiglie e 31 operatori prossimi al licenziamento. Lavoro per l'assessore Giovanna Palomba, che ieri è passata di riunione in riunione per affrontare una vertenza che formalmente non è in carico al Comune, ma nella sostanza sì, andandosi a chiudere, con la casa di riposo di via Riposati, quel che restava dell'ex Manni. La stessa idea del sindaco Antonio Cicchetti, di valutare se ci sono le condizioni per la riapertura di una struttura comunale, appare di difficile realizzazione: il problema non è solo riavere il complesso di via Garibaldi finalmente finito, dopo lavori iniziati 6 anni fa, ma di poter pensare di riavviare un servizio che la Giunta Petrangeli aveva dismesso in virtù delle rigidissime maglie del piano di rientro concordato con la Corte dei Conti. Dunque, se il 31 agosto davvero si chiude - e gli estremi ci sono tutti, a sentire il presidente della Quadrifoglio, Elvio Chiattellino - la casa di riposo è un capitolo chiuso.


LA POLITICA

Altri strascichi, più politici, dall'insediamento: mentre Claudia Chiarinelli ed Elena Leonardi conquistano la vice presidenza del consiglio comunale, Stefano Eleuteri la delega all'attuazione del programma, Letizia Rosati la delega alla Scuola, Ettore Saletti la delega ai rapporti col consiglio comunale, restano pericolosamente in bilico due postazioni. Tanto IoCiSto-Patto per Rieti quanto Agire-Fratelli d'Italia hanno deciso di prendersi tutti i dieci giorni utili per nominare un capogruppo. Problemi? Chiaro che sì. Nel gruppo del sindaco chi voleva assumere la leadership era Roberto Donati, già giubilato da assessore allo Sport e «solo» consigliere delegato; ma nel gruppo anche altri aspiravano e per non dare il via al primo mini-esodo si è deciso di congelare la situazione. Idem in Agire-Fratelli d'Italia: qui era Matteo Carrozzoni che avrebbe voluto diventare capogruppo, essendo la Chiarinelli salita alla vice presidenza del consiglio, ma senza accordo si è preferito soprassedere. Scalpita per marcare le differenze anche Alessio Angelucci, eletto nella civica di Simone Petrangeli confluita pure quella nel contenitore di Rieti Città Futura. Angelucci, con la lista Rieti Cambia, ha dato vita all'associazione Patto Civico e punta a creare una sorta di «giunta ombra» impegnata a fare opposizione, fuori e dentro il perimetro consiliare, in affiancamento al gruppo di Petrangeli. I più attivi della lista, in base alle proprie competenze, si sono impegnati a partecipare alle commissioni consiliari (d'altronde aperte al pubblico) per poi rapportarsi ai consiglieri eletti. Se non sono solo ardori della prima ora, la maggioranza avrà filo da torcere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero