Il carro di Eretum resta a Rieti La mostra di Palazzo Dosi prolungata fino al 9 gennaio 2022

Il carro di Eretum resta a Rieti La mostra di Palazzo Dosi prolungata fino al 9 gennaio 2022
RIETI - Il carro di Eretum resta a Rieti: il grande successo di pubblico e il valore riconosciuto dalla critica fruttano alla mostra Strada facendo. Il lungo viaggio del...

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RIETI - Il carro di Eretum resta a Rieti: il grande successo di pubblico e il valore riconosciuto dalla critica fruttano alla mostra Strada facendo. Il lungo viaggio del carro di Eretum la proroga dell’apertura fino al 9 gennaio 2022. Inaugurata il 7 maggio a Palazzo Dosi-Delfini su iniziativa della Fondazione Varrone e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, nonostante le restrizioni del periodo la mostra ha fin qui totalizzato oltre 2.700 visitatori. 


Una mostra “semplicemente meravigliosa” per citare le parole di Vittorio Sgarbi all’uscita di Palazzo Dosi il 16 settembre scorso: “Ho visto oggetti che sono andati ben oltre le mie aspettative – ha detto poi durante la lectio magistralis all’Auditorium Varrone - beni seducenti e sofisticati che non avrebbero sfigurato al Louvre”. 
Parole che hanno avuto l’effetto di moltiplicare l’attenzione e i visitatori e spinto la Fondazione ad accogliere la proposta della Soprintendenza di prolungare l’esposizione. Questo consentirà di intensificare le visite di alunni e studenti delle scuole del territorio e di offrire un punto di attrazione in più per i turisti attesi in città durante le festività natalizie. 


A Palazzo Dosi sono esposti per la prima volta i reperti della necropoli di Colle del Forno provenienti dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen e dal Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina: pezzi di grande pregio presentati nella mostra a cura di Alessandro Betori, Francesca Licordari e Paola Refice, in un allestimento di grande efficacia curato da Daniele Carfagna. Il percorso, articolato in tre sale, conduce il visitatore indietro nel tempo fino al VII secolo a.C., per scoprire uno spaccato significativo della civiltà sabina attraverso i corredi funerari della stirpe del misterioso e potente principe di Eretum.


Restano invariati gli orari e le modalità di accesso alla mostra, aperta dal martedì alla domenica dalle ore 17 alle 20. Non è necessario prenotare. Richiesto il green pass. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero