Rieti, carabinieri forestali: sequestro di un cantiere forestale e una denuncia

Carabinieri
RIETI - I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rocca Sinibalda, a seguito di denuncia presentata da un cittadino, hanno provveduto a sequestrare 3 ettari di cantiere...

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RIETI - I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rocca Sinibalda, a seguito di denuncia presentata da un cittadino, hanno provveduto a sequestrare 3 ettari di cantiere forestale nel comune di Torricella in Sabina e a deferire all’Autorità giudiziaria il titolare di una ditta boschiva, per aver eseguito, con mezzi meccanici e in assenza delle previste autorizzazioni, un movimento terra in area sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico.

Le condotte contestate erano sostanzialmente volte ad ampliare una pista forestale per agevolare la viabilità del mezzo impiegato negli interventi di taglio e rimozione del materiale vegetale. Le operazioni, compiute in spregio della normativa ambientale, hanno sostanzialmente modificato lo stato dei luoghi, insistendo in un versante dall’equilibrio sistemico già particolarmente delicato e sul quale anche piccoli interventi potrebbero causare crolli del terreno, innescando dissesti del suolo. Inoltre, la quantità di terreno riversata nell’alveo, nel ridurre l’officiosità idraulica dell’impluvio naturale, ha notevolmente diminuito la capacità di drenaggio dell’acqua proveniente da monte, determinando nei fatti uno stato di rischio idrogeologico.

L’attività della specialità forestale dell’Arma, rivolta alla verifica del rispetto delle norme che disciplinano il vincolo idrogeologico, è di fondamentale importanza per la tutela dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini. Lo scopo principale del “Vincolo” è infatti quello di preservare l’ambiente fisico e quindi di garantire che tutti gli interventi che vanno ad interagire con il territorio non compromettano la stabilità dello stesso né inneschino fenomeni erosivi, con possibilità di danno pubblico.

Al soggetto, ritenuto responsabile del reato di danneggiamento e di aver violato le normative del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, è stata inoltre elevata una sanzione amministrativa pari a 1.800 euro.

 

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Il Messaggero