RIETI - Nella notte del 14 gennaio, intorno alle 00.30 a Fara in Sabina, precisamente in uno stabile della frazione di Corese Terra, militari dell’aliquota radiomobile di...
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L’uomo, dopo una serata trascorsa fuori casa, presumibilmente avendo ecceduto nel bere e per futili motivi, al rientro si scagliava contro la donna, spintonandola, colpendola e minacciandola con un coltello da cucina, mentre nella colluttazione si distruggevano alcune suppellettili.
La ragazza molto spaventata chiamava i carabinieri, anche perché ai fatti sin qui descritti aveva assistito la figlia minorenne. L’operatore del 112 di Poggio Mirteto capendo subito l’estrema pericolosità della situazione, senza mai chiudere la telefonata fino all’arrivo sul posto dei colleghi, mentre la richiedente era chiusa con la bambina in una stanza, la calmava e le consigliava come comportarsi. L’equipaggio intervenuto tempestivamente, bloccava ancora nell’appartamento l’agggressore, un uomo di 28 anni con piccoli precedenti per reati contro il patrimonio.
Il fermato era accompagnato presso gli uffici della compagnia carabinieri di Poggio Mirteto, mentre l’aggredita si recava all’ospedale di Rieti per le cure delle lesioni non gravi subite poco prima.
Durante il sopralluogo sulla scena della violenta lite erano recuperati e sequestrati tre coltelli da cucina, che saranno depositati all’ufficio corpi di reato del tribunale di Rieti.
Conclusi gli accerttamenti del caso il soggetto era tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni, fattispecie illecite legate dalla continuazione.
L’arrestato, espletate le formalita’ di rito, su disposizione della competente autorità giudiziaria veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la residenza di alcuni parenti, in attesa del processo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero