A Cantalice il consigliere comunale Paolo Dionisi denuncia: «Discarica a cielo aperto nel fosso del Vallone»

A Cantalice il consigliere comunale Paolo Dionisi denuncia: «Discarica a cielo aperto nel fosso del Vallone»
RIETI - «Una montagna di rifiuti sparsi nel fosso del Vallone a lato della principale arteria che lambisce il paese verso la riserva del Lago Lungo e Ripasottile. Ci sono...

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RIETI - «Una montagna di rifiuti sparsi nel fosso del Vallone a lato della principale arteria che lambisce il paese verso la riserva del Lago Lungo e Ripasottile. Ci sono secchi di vernice vuoti, cassette di plastica, materiale di ogni tipo e in grande quantità, cartoni e sacchi pieni di materiale di scarto di ogni tipo. Il tratto interessato è ancora una volta quello che sottostà al cimitero comunale, l’unico del paese», inizia così la nota del consigliere comunale di minoranza di Cantalice, Paolo Dionisi.

«Del fatto, cui in passato è stata sottoposta anche una diffida ad agire da parte di un concittadino, si è interessato anche il Corpo dei Carabinieri Forestali di Rivodutri, i cui agenti hanno promesso interventi entro l’anno solare - prosegue la nota - Ma nonostante i mesi passino, niente è cambiato, anzi è venuta a galla una nuova emergenza ecologica, questa volta da un altro cittadino, ancora più grande in proporzioni. Il fosso del Vallone è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto. Questo perché l’organo di controllo non esiste più da troppo tempo».

«Credo che quel tratto di natura incontaminata del nostro paese sia ormai diventato un sotterfugio dannoso per l’ecosistema del nostro paese e per il naturale corso delle acque meteoriche, di smaltire i rifiuti, in un paese dove tutto sommato la raccolta differenziata porta a porta funziona - prosegue Dionisi - Molte persone ormai si rivolgono a me perché stanche dell’immobilismo sul tema da parte delle istituzioni comunali. Una sentenza della Cassazione Penale - Sez. VI - del 7 settembre 2005, la n. 33034 prevede che il sindaco debba comunque procedere alla rimozione o all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti stessi qualora i soggetti obbligati non siano noti o immediatamente identificabili, fatta salva la successiva rivalsa nei loro confronti per il recupero delle somme anticipate».

«Quindi lei signor sindaco, che in linea d’aria vive a poche centinaia di metri dalla zona del misfatto, oltre ad essere in piena conoscenza della situazione, deve per legge provvedere alla rimozione dei rifiuti. Occorre tempestività nell’agire contro l’inciviltà di alcuni di noi, nonostante porti alla distrazione di fondi e al distoglimento degli operai del Comune da cose apparentemente più importanti. In tal senso - conclude Dionisi - avendo solo una vigilessa in organico, propongo di assumere almeno tre vigili, in modo tale rendere più agevole il controllo del territorio».

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Il Messaggero