Rieti, open day al canile: il racconto dell'emozione di adottare un cane maltrattato in passato

Sara Formichetti e "Cucciola"
RIETI - Un colpo di fulmine tra gli occhi di un umano e quelli di un cane? Può succedere, e Sara Formichetti lo racconta come qualcosa di inaspettato e difficilmente...

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RIETI - Un colpo di fulmine tra gli occhi di un umano e quelli di un cane? Può succedere, e Sara Formichetti lo racconta come qualcosa di inaspettato e difficilmente raccontabile.


La scintilla scocca durante uno degli open day organizzati al canile sanitario di Rieti dall’associazione “Adozioni del cuore” per scoprire le storie - anche di maltrattamenti passati - racchiuse dietro ogni gabbia, e incentivare i cittadini all’adozione di un animale.

Il racconto. «Ho partecipato a una di queste due giornate per richiedere informazioni sul volontariato - racconta Formichetti. - Ho già due cani in casa e non ero intenzionata a prenderne un altro. Ho fatto un giro e non nego di aver versato qualche lacrima vedendo questi animali tanto bisognosi di una casa e dell’affetto di un padrone. Stavo scambiando due chiacchiere con il volontario Roberto, quando ho visto una signora che teneva in brano una cucciolotta: ho scoperto in seguito che era stata chiamata proprio “Cucciola” e che era in canile da soli due giorni».
Accalappiata a Cantalice dopo un trascorso di soli maltrattamenti, la cagnolina incrocia i suoi occhi con quelli di Sara, ed è subito feeling.

La decisione. «Mi ha conquistata subito - aggiunge Formichetti - si percepiva che aveva tanto bisogno di contatto e calore umano. Con la volontaria Cinzia siamo andate a casa per farla conoscere ai miei due cuccioli, Zac e Lulù. L’incontro è andato benissimo e dopo l’iter burocratico me la sono portata a casa. Ora Cucciola ha trovato una famiglia e sta benissimo: io rifarei la scelta un altro milione di volte, è qualcosa ce ti riempie il cuore di gioia».

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Il Messaggero