Comunali di Rieti 2022: il centrosinistra e le primarie da preparare

Elezioni
RIETI - Primarie sì. Ora però bisogna mettersi al lavoro per organizzarle. L’idea sarebbe di farle in alcuni gazebo piazzati in punti strategici della...

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RIETI - Primarie sì. Ora però bisogna mettersi al lavoro per organizzarle. L’idea sarebbe di farle in alcuni gazebo piazzati in punti strategici della città. Il centrosinistra non vuol perdere tempo e nel giro di qualche settimana potrebbe chiamare al voto la propria base elettorale per scegliere il candidato sindaco. La sfida, a meno di colpi di scena, sarà tra l’ex sindaco Simone Petrangeli (che però ancora non ha ufficializzato la sua candidatura) e l’assessore regionale Claudio di Berardino, il quale si è preso qualche giorno per sciogliere la riserva. Sembra allontanarsi l’ipotesi che possa parteciparvi anche il candidato del Terzo polo, Carlo Ubertini. Le componenti dell’unione politica si sarebbero viste nella tarda serata di ieri per decidere cosa fare. A esprimere la propria soddisfazione per le primarie è l’ex assessore Paolo Bigliocchi. 


«Credo che abbia prevalso – dice – il buon senso all’interno della coalizione. Adesso la cosa importante è costruire delle primarie che si basino sul rispetto reciproco dei candidati. Sulla base di questo presentare linee programmatiche credibili. Credo che la coalizione di centrosinistra si debba interrogare su quattro o cinque punti fondamentali e su questi trovare una linea condivisa, forte e credibile». 
Iniziano, intanto, le prime schermaglie elettorali. A scatenare il botta e risposta è un post del candidato del centrodestra, Daniele Sinibaldi. «Ho la sensazione – scrive – che per la sinistra le elezioni comunali siano esclusivamente un’occasione per una resa di conti tesa a stabilire gerarchie e a risolvere scontri interni che vanno avanti da anni, compresi forse equilibri romani più che locali. Non riesco a trovare il sincero amore per la città, la ricerca delle migliori soluzioni, la consapevolezza che i prossimi anni possono essere per Rieti straordinari e irripetibili». 

A stretto giro di posta arriva la replica del capogruppo Pd in consiglio comunale, Alessandro Mezzetti. «Il candidato sindaco della destra – replica –, candidato da due mesi senza che se ne accorgesse la città, ma amministratore da cinque anni, e dunque responsabile dell’attuale immobilismo al pari dei suoi colleghi, ha deciso di analizzare lo stato dei suoi avversari che a suo dire non avrebbero a cuore le sorti della nostra comunità». E aggiunge: «Gli consiglio di evitare di deragliare e di presentare ai cittadini il suo lavoro fin qui fatto e le proposte sulle quali ci confronteremo. Su quello i cittadini sceglieranno chi dovrà occuparsi per i prossimi anni della città». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero