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RIETI - «Criticate me, non la squadra. Io a rischio? Fa parte del gioco». Stefano Campolo, contestato e apostrofato pesantemente a fine gara dai tifosi presenti fuori dal campo, non si nasconde dietro le solite frasi fatte e nonostante il quarto ko consecutivo, si erge a difensore dei suoi giocatori che, peraltro, al gol iniziale di Tirelli sono corsi ad abbracciarlo.
«Chi mi conosce sa come sono fatto - attacca Campolo - chi mi ha criticato anche dopo una vittoria facendomi notare che avevamo preso due gol, lo ha fatto solo per meri interessi personali, ma chi parla di discussione tra me e la squadra domenica o chi vuole mettere zizzania, è qualcuno che ha la coscienza sporca. Poi il Campolo allenatore di una squadra che non vince da quasi due mesi va giustamente criticato e giudicato - ammette il tecnico - ma non permetto a nessuno di mettere in discussione la mia trasparenza perché impazzisco. Mi piacerebbe un po' più di chiarezza all'interno della società perché ce n'è bisogno dopo mesi e mesi di situazioni particolari. La pausa? Può servire, ma giocare subito poteva essere importante per rifarci immediatamente. Sfrutteremo questi dieci giorni per ripristinare alcuni aspetti tattici, specialmente dal punto di vista offensivo perché dopo la partenza di Fioretti, lì davanti abbiamo perso un po' di competitività».
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