Rieti, Chéu e Mpasinkatu se la prendono con l'arbitro. Il mister: «Subiamo il colpo ma non ci spezziamo»

Rieti, Chéu e Mpasinkatu se la prendono con l'arbitro. Il mister: «Subiamo il colpo ma non ci spezziamo»
RIETI - C'è rabbia nel Rieti al termine della partita persa a Trapani: il leitmotiv è l'arbitraggio di Feliciani che ha giudicato da rigore il fallo di mano...

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RIETI - C'è rabbia nel Rieti al termine della partita persa a Trapani: il leitmotiv è l'arbitraggio di Feliciani che ha giudicato da rigore il fallo di mano di Gallifuoco e che ha dato il via alle marcature dei siciliani.


IL TECNICO CHEU
«Abbiamo cercato di fare la nostra partita - commenta il tecnico amarantoceleste Ricardo Cheù -  eravamo equilibrati fino a quando non siamo stati penalizzati. Il Trapani è una squadra molto forte e per questo è prima in campionato. Noi da parte nostra facciamo ogni giorno il nostro lavoro, prepariamo al meglio le partite e cerchiamo di fare il massimo, ma l’errore decisionale dell’arbitro sul calcio di rigore che ha viziato la partita e l’errore sul secondo gol per un fallo su Maistro non fischiato al limite dell’area di rigore avversaria, hanno rovinato e indirizzato la partita verso la vittoria del Trapani. Prendiamo questo colpo, ma non ci spezziamo, continueremo a perseguire il nostro obiettivo per i nostri colori e per i nostri tifosi».

IL DIESSE MPASINKATU

Anche il direttore sportivo del Rieti, Malu Mpasinkatu, condivide l’analisi del tecnico portoghese e chiede maggiore attenzione e rispetto: «Partiamo dal presupposto che bisogna fare i complimenti al Trapani per quanto fatto oggi, ma la partita è stata viziata dal rigore che a nostro avviso non c’era assolutamente. Forse l’arbitro pensando all’episodio di qualche minuto prima in area di rigore ha voluto, sbagliando, dare una compensazione e quindi un rigore inesistente. La nostra società non ama alzare i toni nei confronti dei direttori di gara, ma questa partita è stata condizionata da un gravissimo errore, in un momento in cui la squadra stava tenendo testa ad una squadra importante come il Trapani. Visto che siamo una squadra giovane, allenata da un allenatore con uno staff giovane, pretendiamo un trattamento adeguato come per tutti. Speriamo che episodi del genere non ci capitino più in quanto noi stiamo cercando di conquistare l’obiettivo su tutti i campi e vogliamo che le eventuali sconfitte arrivino dal campo e non da trattamenti ineguali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero