RIETI - Il 29 aprile, nei ricordi dei tifosi del Rieti e per la storia del club amarantoceleste, resterà per sempre una data indelebile. Due anni fa, infatti, grazie al 3-3...
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Un Curci oggi ancora proprietario, ma dai toni molto più defilati, che una volta rilevata la totalità delle quote da Franco Fedeli - che nell'estate del 2015 preferì investire sulla Sambenedettese - al primo anno centrò i playoff uscendo solo in semifinali, l'anno successivo con Paris in panchina perse amaramente il campionato sciupando il margine di vantaggio acquisito sbagliando le ultime tre gare interne (poi vinse i playoff, ma inutilmente), mentre nel campionato 2017/2018 ecco il tanto atteso salto di categoria, che a tutt'oggi è ancora in essere.
Oggi in campo, di quella squadra, sono rimasti in due, Tirelli e Tiraferri, oltre al direttore generale Pierluigi Di Santo ed una proprietà che, come detto, attualmente ha preferito un profilo meno appariscente, favorendo l'ingresso di nuovi soci-sponsor coi quali probabilmente si potrà riprogrammare anche la prossima stagione. Se dovesse essere ancora serie C - tutti gli indizi portano verso quella direzione - il sacrificio e lo sforzo sportivo di due anni fa sarebbe nuovamente salvo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero