Il 29 aprile di due anni fa la promozione in C del Rieti. Tra le incognite ora potrebbe arrivare la salvezza a tavolino

L'esultanza di Scotto al gol del momentaneo 2-1 per il Rieti: finirà 3-3 ma il punto basterà per centrare aritmeticamente la serie C
RIETI - Il 29 aprile, nei ricordi dei tifosi del Rieti e per la storia del club amarantoceleste, resterà per sempre una data indelebile. Due anni fa, infatti, grazie al 3-3...

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RIETI - Il 29 aprile, nei ricordi dei tifosi del Rieti e per la storia del club amarantoceleste, resterà per sempre una data indelebile. Due anni fa, infatti, grazie al 3-3 maturato all'Anco Marzio di Ostia contro i biancoviola padroni di casa (gol di Marcheggiani, Minincleri e Scotto per il Rieti)  la squadra allora allenata da Carmine Parlato conquistò la tanto attesa promozione in serie C, ottenuta al terzo tentativo dalla società del presidente Riccardo Curci.


Un Curci oggi ancora proprietario, ma dai toni molto più defilati, che una volta rilevata la totalità delle quote da Franco Fedeli - che nell'estate del 2015 preferì investire sulla Sambenedettese - al primo anno centrò i playoff uscendo solo in semifinali, l'anno successivo con Paris in panchina perse amaramente il campionato sciupando il margine di vantaggio acquisito sbagliando le ultime tre gare interne (poi vinse i playoff, ma inutilmente), mentre nel campionato 2017/2018 ecco il tanto atteso salto di categoria, che a tutt'oggi è ancora in essere.

Oggi in campo, di quella squadra, sono rimasti in due, Tirelli e Tiraferri, oltre al direttore generale Pierluigi Di Santo ed una proprietà che, come detto, attualmente ha preferito un profilo meno appariscente, favorendo l'ingresso di nuovi soci-sponsor coi quali probabilmente si potrà riprogrammare anche la prossima stagione. Se dovesse essere ancora serie C - tutti gli indizi portano verso quella direzione - il sacrificio e lo sforzo sportivo di due anni fa sarebbe nuovamente salvo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero