Rieti, in attesa dell'ufficialità del ritorno di Curci, la squadra resta in sciopero: oggi niente allenamento. Ma da domani...

Anche oggi il campo dello Scopigno resterà vuoto
RIETI - In attesa della "fumata bianca", che già stasera potrebbe essere visibile dalle parti di viale Matteucci, in casa Rieti continua lo stato d'agitazione...

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RIETI - In attesa della "fumata bianca", che già stasera potrebbe essere visibile dalle parti di viale Matteucci, in casa Rieti continua lo stato d'agitazione dei calciatori. Da parte di tutti c'è la volontà di tornare quanto prima ad allenarsi, ma in questo momento il gruppo è equamente diviso in due: una parte avrebbe ripreso a lavorare sin da oggi pomeriggio, l'altra invece vuole attendere l'ufficialità del passaggio della società da Italdiesel a Curci.


A mettere tutti d'accordo, a quanto pare, ci ha pensato il tecnico Bruno Caneo, il quale data la "spaccatura" interna sulle vedute dei fatti, preferisce che si riprenda tutti insieme, senza distinzioni, senza fratture, senza lavori parziali. Questa è un po' anche la linea dell'Aic che già ieri, tramite Danilo Coppola, aveva spiegato che «lo stato d'agitazione verrà interrotto dal momento che la società avrà trovato un accordo e date ai calciatori le giuste garanzie».

Oggi, martedì 19 novembre, pertanto i cancelli del campo d'allenamento resteranno ancora chiusi e gli spogliatoi vuoti, a meno che l'atto di retrocessione dall'accordo dello scorso 15 ottobre non venga firmato entro ora di pranzo (cosa alquanto improbabile a sentire le parti in causa): l'ultima volta che il Rieti ha svolto una seduta di lavoro complessiva risale allo scorso 8 novembre, prima della partenza per Vibo Valentia, dove il giorno seguente la squadra rimediò un sonoro 5-1.

Domenica c'è la sfida del Partenio, contro un Avellino in crisi di risultati, reduce da quattro ko di fila: ultima spiaggia per Capuano, idem per il Rieti che se non sana la questione societaria entro le prossime ore, a domenica neanche ci potrà arrivare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero