Rieti, Chéu dedica il successo a Stefano Colasanti: «Anche mio padre era vigile del fuoco. Bravi a fare gol». Foto

La gioia dei giocatori del Rieti (Foto Riccardo Fabi/Meloccaro)
RIETI - Comprensibile euforia in casa Rieti dopo la vittoria per 4 a 1, in quello che si può definire un vero e proprio scontro salvezza, contro la Paganese con il tecnico...

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RIETI - Comprensibile euforia in casa Rieti dopo la vittoria per 4 a 1, in quello che si può definire un vero e proprio scontro salvezza, contro la Paganese con il tecnico del Rieti Ricardo Chéu che ricorda Stefano Colasanti. «Questa vittoria è dedicata al vigile del fuoco deceduto in settimana: mio padre era un comandante dei vigili del fuoco in Portogallo e nel minuto di raccoglimento mi sono affiorati vecchi ricordi».

 
«Sulla partita invece devo dire che i primi dieci minuti siamo stati troppo bassi - spiega il tecnico - poi abbiamo avuto una grande reazione. Rispetto altre gare siamo stati bravi a fare gol, e non abbiamo sprecato troppe occasioni e nel secondo tempo abbiamo controllato meglio la gara in campo difficile dove è non è facile giocare con la palla terra. Noi crediamo sempre molte occasioni oggi siamo stati più concreti. Abbiamo dimostrato che abbiamo qualità, umiltà e caratteristiche per migliorare. Stiamo migliorando partita dopo partita come qualità di squadra e come qualità di gioco. Con il tempo alcuni giocatori che all’inizio non erano convocati e adesso invece sono titolari, parlo ad esempio di Konate e Delli Carri, questo dimostra che il gruppo è unito, lavora bene e tutti sono utili per raggiungere l’obiettivo finale. Una vittoria importante sia per il morale che per la classifica. Nella settimana che entra sarà difficile lavorare bene visto il turno infrasettimanale a Rende comunque dobbiamo restare con i piedi per terra e cercare di preparare la gara in modalità, se è concesso dirlo, di recupero».

«Una vittoria importante frutto del lavoro - commenta Il fantasista amarantoceleste Fabio Maistro - Ci siamo allenati bene tutta la settimana, era da un po’ di tempo che partivamo bene e poi, anche a causa di episodi sfavorevoli, le cose non andavano bene. Abbiamo avuto una grand reazione e dopo il gol ci siamo guardati in faccia e ci siamo resi conto che potevamo ribaltarla. Siamo stati bravi e, a differenza di altre gare, gli episodi sono stati favorevoli e siamo riusciti a portare a casa l’intera posta in palio. Anche nelle prossime gare dobbiamo continuare su questa strada: partire bene e non bloccarci a partita in corso».

«All’inizio non era una partita facile, queste sono gare strane - dichiara invece, Giuseppe Palma, centrocampista del Rieti - E’ iniziata male con un gol che non dovevamo prendere ma abbiamo avuto una reazione importante. In questa partita era fondamentale portare a casa i tre punti a prescindere dalla qualità del gioco. Dopo la partita di Reggio Calabria avevamo l’obbligo di vincerla e in queste situazioni non è semplice partire in svantaggio poi recuperare».


Letteralmente infuriato invece l’allenatore della Paganese che in sala stampa non usa mezzi termini: «Chiedo scusa ai tifosi e alla società - dichiara il tecnico campano Fabio De Sanzo - Non mi riconosco in questa squadra. Io voglio una squadra che ci mette l’anima, che lotta per arrivare alla salvezza: se siamo quelli del primo tempo sarà dura mantenere la categoria. Ci sta perdere ma non così: dopo essere andati in vantaggio è deprimente perdere in questo modo: i ragazzi devono buttare il sangue per questa maglia. Forse dopo il pareggio con la Vibonese ci siamo montati la testa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero