Rieti, ​Marchi: «Con la Juve Stabia vogliamo dire la nostra. Capuano unico. Che emozione quel gol al derby»

Alessandro Marchi durante la sfida col Catanzaro (Foto Riccardo Fabi/Meloccaro)
RIETI - Marchi e il Rieti, un amore fino a giugno 2020, storia di un forte legame nato sin da principio e di un centrocampo che con il numero 26 ha trovato sostanza,...

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RIETI - Marchi e il Rieti, un amore fino a giugno 2020, storia di un forte legame nato sin da principio e di un centrocampo che con il numero 26 ha trovato sostanza, quantità e corsa.


Un gol nel derby che pesa come un macigno sulla salvezza del Rieti. Di grande valore, segnato contro la squadra più in forma del momento, la Viterbese, regalando una vittoria che ha dato grande fiducia e consapevolezza agli uomini di Capuano. Dodici reti in totale nella sua carriera, si tratta per lui del primo gol segnato in assoluto in un derby. E che gol! Schema provato e riprovato in allenamento, lancio di Zanchi, Marchi che si va ad inserire tra i difensori gialloblù, stop al volo e boom: palla all’angolino basso dove neanche Valentini può arrivare. Una grande soddisfazione per il numero 26: «Segnai un gol importante anche l’anno scorso con la Samb ai playoff contro il Cosenza, ma l’emozione di siglare una rete in un derby è qualcosa di speciale, una gioia che non avevo mai provato», sottolinea Marchi.

E poi ancora un’altra vittoria in casa, questa volta a farne le spese il Catanzaro, con Marchi ex di turno: «Battere i giallorossi ci ha dato una grande autostima, ce la possiamo davvero giocare con chiunque. La soddisfazione più grande e che concediamo davvero pochissimo a queste grandi squadre, merito soprattutto del mister».

Quel mister che ha voluto fortemente il suo pupillo, un pallino fisso che Capuano l’anno scorso a gennaio portò alla Samb dopo che era stato messo fuori rosa dal Livorno. Marchi si dice molto riconoscente: «Devo moltissimo a Capuano. Appena ho saputo che mi voleva a Rieti ho comunicato subito alla Vis Pesaro che me ne sarei andato. Quando mi ha chiamato mi ha convinto subito, non potevo proprio dire di no. Poter lavorare insieme mi inorgoglisce». E poi la moglie romana, cosa non da poco conto nella scelta di Marchi di approdare Rieti.

Salvezza vicina e ora sotto con la Juve Stabia: «Presto arriveremo al nostro obiettivo. Con i campani siamo consapevoli di potercela giocare per fare risultato. Possiamo dare fastidio a chiunque. Conosco bene Paponi (contro gli amarantocelesti non ci sarà perché squalificato, ndr) e Vitiello, con loro ho giocato insieme nel Rimini. Vitiello è stato per me molto importante perché ero un ragazzino e mi dava sempre i giusti consigli».

Marchi ci sarà eccome. Una mezzala destra fondamentale nei 3 centrali di centrocampo del Rieti, dotato di un’ottima corsa, abile nel recuperare i palloni e molto bravo negli inserimenti. «A me piace molto inserirmi. Il gol contro la Viterbese non è frutto del caso. Con Carpani mi trovo molto bene, lui ha un grande fisico e recupera tanti palloni; ed è bravo anche ad impostare, quello del regista per lui è un nuovo ruolo ma sta giocando alla grande».


Un centrocampo che fa molto filtro, dove tutti lottano e pressano alto per soffocare l’azione degli avversari sul nascere. Una squadra davvero scorbutica quella del Rieti: «Molti meriti dell’allenatore. Ho giocato tanti anni ma non avevo mai trovato uno che preparasse così meticolosamente le partite. Sa tutto sugli avversari, per ogni giocatore lui ha pronta la contromossa. Ma è riduttivo dire che prepara bene la fase difensiva, è tutto l’insieme che funziona benissimo. Siamo una squadra con una vera identità». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero