Un Bisceglie "ritrovato" punta sulla cura-Mancini per tornare a vincere: Rieti si troverà di fronte il 3-5-2, attacco temibile

Bisceglie in campo a Terni (Foto Papa)
RIETI - Se dici Bisceglie, il tifoso del Rieti inevitabilmente torna indietro coi ricordi a quel 20 aprile che, in terra pugliese, sancì la salvezza amarantoceleste con...

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RIETI - Se dici Bisceglie, il tifoso del Rieti inevitabilmente torna indietro coi ricordi a quel 20 aprile che, in terra pugliese, sancì la salvezza amarantoceleste con 180' rispetto alla fine ufficiale della stagione. Oggi però, il Bisceglie è una squadra che, a dispetto della classifica (ha un punto in più del Rieti), a dispetto delle mille difficoltà tecniche incontrate nella prima parte, sembra aver ritrovato la via maestra proprio grazie a quel Gianfranco Mancini che lo scorso anno a queste latitudini gestiva il settore giovanile.


DI NUOVO IN SELLA
Subentrato a Sandro Pochesci, ottenendo la "promozione" proprio dalla Berretti, Mancini ha ridato un'anima e quel senso d'appartenenza che mancava ad un gruppo che può vantare giocatori come Letizia, Zibert e Diallo, che insieme al nigeriano Ebagua e il bulgari Hristov, rappresentano i punti di forza di un organico che proprio sotto la gestione-Mancini ha già ottenuto due punti, interrompendo una striscia negativa fatta di 8 sconfitta (di cui una di Coppa contro a Casertana) ed un solo pareggio, anche se la vittoria manca ormai da inizio stagione e, più precisamente, dal 22 settembre, quando il gol di Gatto mandò al tappeto l'Avellino, al Partenio.

SI RIPARTE DA CAVA
Ma quello che dovrà preoccupare - e non poco - il Rieti è soprattutto lo spirito battagliero ritrovato, di una squadra che sette giorni fa è uscita con un prezioso 2-2 dalla sfida esterna contro la Cavese, rimontando per ben due volte lo svantaggio iniziale e sfiorando addirittura il colpaccio nel finale. E nel 3-5-2 adottato da Mancini, occhio al duo d'attacco Letizia-Montero, ma anche all'organizzazione di centrocampo dove le chiavi della regia sono in mano a Zibert. In difesa ruota tutto su Piccinni, uno di quelli che lo scorso anno era già in orbita-Rieti.

I NUMERI DEL BISCEGLIE
Appena dodici i gol realizzati finora - ma 4 solo negli ultimi 180' a riprova di un feeling ritrovato - e "solo" 25 quelli subìti, una sottolineatura questa, che deve far riflettere perché tra tutte le formazione dal decimo posto a scendere, il Bisceglie ha una delle difesa più ermetiche.

LA PROBABILE FORMAZIONE

Salvo imprevisti dell'ultim'ora, Mancini riproporrà lo stesso Bisceglie visto all'opera sette giorni fa a Cava: nel classico 3-5-2 in porta Borghetto, linea difensiva con Piccinni centrale, Turi intermedio di destra e Diallo a sinistra. In mediana con Zibert a dettare i ritmi del gioco, Ebagua e Armeno agiranno da mezz'ali, mentre Mastrippolito e Karkalis avranno il compito di tenere bassi gli esterni del Rieti e trovare la profondità necessaria per mandare in gol Letizia e Montero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero