Rieti, il Luigi di Savoia attraverso il torneo di calcio balilla ha promosso l'integrazione

Rieti, il Luigi di Savoia attraverso il torneo di calcio balilla ha promosso l'integrazione
RIETI - Lo sport è da sempre uno dei mezzi più efficaci per veicolare messaggi di rispetto, inclusione e sano agonismo. Un’ennesima conferma di ciò...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Lo sport è da sempre uno dei mezzi più efficaci per veicolare messaggi di rispetto, inclusione e sano agonismo. Un’ennesima conferma di ciò arriva dall’Istituto Comprensivo “Luigi di Savoia”, che lo scorso (sabato 26 maggio), ha concluso il torneo interno di calcio balilla integrato. Un percorso che comincia il 12 aprile, data in cui alcuni alunni partecipano al Torneo Interscolastico “Tutti Insieme” a Roma, arrivando ai quarti di finale. Un test positivissimo per gli alunni, all’interno di un’iniziativa molto importante sia sul piano umano che su quello sportivo, resa possibile dal bando “Oso – Ogni Sport Oltre”, promosso dalla Fondazione Vodafone e dalla Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla. Un’esperienza che strega i ragazzi dell’Istituto e che, grazie alla donazione di un biliardino paralimpico da parte di queste associazioni, può essere ripetuta anche dentro le mura scolastiche. Nasce così il torneo interno del Luigi di Savoia, terminato solo lo scorso sabato con la vittoria di Gabriele Toscani e Francesco Dasci, i quali escono trionfanti dopo numerosi confronti con i propri compagni. Una dimostrazione stupenda di come un gioco all’apparenza semplice, possa bastare per abbattere barriere che spesso sembrano insuperabili.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero