RIETI - Il Rieti si prepara all'ennesima rivoluzione tecnica della stagione. Come anticipato ieri nell'edizione cartacea del Messaggero, all'amministratore delegato...
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PRENDERE O LASCIARE
Caneo, va detto, è ancora a libro paga della società e in caso di chiamata, due sono le strade: o accettare e tornare in sella o chiudere definitivamente i rapporti, che peraltro si erano chiusi proprio perché prima di Rieti-Bisceglie, il tecnico si lasciò andare a delle dichiarazioni piuttosto dure nei confronti del club sparando a zero su chi aveva costruito un qualcosa che Caneo definì «uno stupro sportivo». Ma c'è di più. Oltre a Caneo, tornerebbe al suo posto anche il preparatore atletico Luigi Garofalo, per il quale ad inizo mese è scattato l'esonero, ma - udite udite - pure quell'Alberto Mariani che fu il primo allenatore della "saga amarantoceleste 2019/2020". In che vesti? Non è ancora chiaro, ma Mariani - molto vicino agli attuali soci di Curci, vale a dire De Sarlo e Del Regno - potrebbe rappresentare il trait d'union tra prima squadra e settore giovanile, una sorta di supervisor, al quale verrebbe affidato anche il compito di scovare nuovi talenti.
IN QUATTRO FUORI ROSA
Ma ieri è stata una giornata di "rivoluzione" anche per la rosa attualmente a disposizione di Beni. Perché oltre al ritorno in Berretti di Cristian Esposito, Zona e Nallo, la società ha deciso di "tagliare" altre quattro teste: quella di Beleck, quella di Mirko Esposito e quelle di Poddie e Sette. L'attaccante franco-camerunense ha chiesto di essere ceduto (ha offerte in Turchia), l'esterno di proprietà della Salernitana (che piaceva tanto a Caneo) tornerebbe alla Sicula Leonzio, mentre per gli altri due si deve ancora decidere come muoversi. Oggi intanto è previsto l'arrivo a Rieti dell'attaccante Andrea Razzitti e, con ogni probabilità, del portiere Davide Merelli, di proprietà del Padova. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero