Rieti, Marco Abati torna in Umbria, per la seconda volta a Calvi in C1: «Qui si può fare molto bene»

Marco Abati
RIETI - Le strade di Marco Abati e dell’Ardita si sono ufficialmente separate. La notizia della separazione era nota già da alcuni giorni, anche se non si conosceva...

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RIETI - Le strade di Marco Abati e dell’Ardita si sono ufficialmente separate. La notizia della separazione era nota già da alcuni giorni, anche se non si conosceva il futuro del tecnico ex Olimpus. La bontà del lavoro svolto da mister Abati sulla panchina dell’Ardita è evidente, qualcosa che va oltre i numeri, comunque importanti, ma che ha portato alla crescita di tanti giocatori in rosa, aspetto che lo renderà difficilmente sostituibile.


Detto di una separazione annunciata, si attendeva di conoscere il nome della nuova squadra, che sarà il Calvi, che partecipa al campionato di C1 umbro. Il tecnico ha voluto però ricordare prima di tutto il percorso appena concluso con l’Ardita: «Voglio ringraziare e mandare un abbraccio ideale a tutta la famiglia dell'Ardita, Dirigenti, Staff Tecnico e Giocatori, abbiamo trascorso insieme una stagione difficile ma estremamente formativa e ricca di soddisfazioni».

Parole che certificano il legame tra Abati a l’Ardita, anche se, come detto, il futuro riporta il tecnico in umbria al Calvi, squadra che aveva allenato nella stagione 2012/13 prima del passaggio al Real Rieti: «A Calvi si può fare molto bene, c'è il giusto mix fra giocatori che hanno calcato palcoscenici importanti nel Futsal e giovani di grande prospettiva. L'obiettivo è quello di riportare l'entusiasmo nella squadra e tra i tantissimi sostenitori che può vantare questa piazza, lo faremo attraverso tanto impegno e duro lavoro, poi alla fine tracceremo una riga e leggeremo il risultato, ma confido che si possa fare davvero bene». Il resto, come sempre, lo dirà il campo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero