Con il Cai Amatrice alla riscoperta di una vecchia tradizione pasquale amatriciana

Con il Cai Amatrice alla riscoperta di una vecchia tradizione pasquale amatriciana
RIETI – È una antica tradizione ad Amatrice far festa dopo il lunedì di pasquetta. Infatti, dopo il lunedì dell’angelo, gli amatriciani erano...

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RIETI – È una antica tradizione ad Amatrice far festa dopo il lunedì di pasquetta. Infatti, dopo il lunedì dell’angelo, gli amatriciani erano soliti tirare a lungo i festeggiamenti pasquali facendo una scampagnata in una frazione vicina. La passeggiata era solita partire da Amatrice, guadare il fiume Castellano e percorrere un antico sentiero che dal capoluogo portava alla frazione di Pinaco. Qui, prima di raggiungere il centro abitato, si trovava una Chiesa dedicata a Santa Liberata nella quale si svolgeva una funzione religiosa prima di dare il via al pranzo che si degustava sdraiati sull’erba: si trattava della scampagnata di passalacqua che si svolgeva nel primo pomeriggio. Infatti la mattina si andava a messa e poi si dava il via al luculliano banchetto. Si mangiava ogni tipo di prelibatezza compreso salame e uova sode il tutto accompagnato da vino bianco delle valli del Tronto.

Col tempo questa tradizione è andata un po’ scomparendo facendo perdere memoria di se stessa. Tuttavia per farla riscoprire agli adulti e tramandarla alle nuove generazioni, grazie alla collaborazione tra il Cai di Amatrice, l’Associazione Pinaco Arafranca e le Consorelle di Santa Liberata, il 2 aprile verrà rievocata, dopo il successo dello scorso anno, la stessa passeggiata che un tempo i nonni facevano nel periodo post – pasquale. Si partirà alle 9 dalla casa della Montagna di Amatrice e, transitando sull’antico percorso, si raggiungerà Pinaco. Qui verrà officiata la messa e poi, come da tradizione, si darà il via alla scampagnata di passalacqua con tante buone cose da mangiare in allegria ed in ricordo dei tempi passati.

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Il Messaggero