RIETI - Sveglia puntata all’alba, domani mattina, per le circa 5 mila doppiette del Reatino che dopo sette mesi di silenzio venatorio torneranno a sparare. La Regione Lazio,...
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Tornando alle modalità di preapertura di quest’anno, il prelievo della tortora sarà consentito nelle giornate di mercoledì 2 e domenica 6 settembre, in tutto il territorio regionale a esclusione delle Zone di protezione speciale (Zps). Restano invariate le modalità di caccia: si potrà esercitare l’attività venatoria, esclusivamente d’appostamento fisso o temporaneo, senza l’ausilio del cane, dalle 5.40 fino alle 19.40. Invariato anche il carniere massimo consentito: il limite resta fissato a 5 capi giornalieri. Nelle giornate di preapertura potranno cacciare tutti i cacciatori con residenza anagrafica nel Lazio, limitatamente ai territori dell’Ambito territoriale di residenza venatorio o del secondo Atc. Gli extraregionali, invece, potranno cacciare esclusivamente nell’Atc di residenza.
«Le giornate di caccia alla tortora – spiegano dalla Regione - risultano estremamente limitate a un totale massimo di 8 giornate, di cui 2 in preapertura nei giorni 2 e 6 settembre e 6 giornate nel periodo dal 20 al 30 settembre 2020. Un arco temporale di attività notevolmente ridotto con un carniere prudenziale di 20 capi stagionali, per questo si è ritenuto opportuno, anticipare l’inizio della stagione consentendo l’esercizio venatorio da appostamento fisso o temporaneo, senza l’ausilio del cane, il 2 e 6 settembre 2020». Gli appostamenti temporanei non possono essere installati prima di tre ore dall’inizio dell’orario di caccia. L’addestramento e l’allenamento dei cani sul territorio della Regione è vietato nei due giorni di preapertura.
I cinghiali
Intanto, sempre la Regione ha adottato il isciplinare per la gestione della specie cinghiale nel Lazio. Il provvedimento disciplina la gestione della caccia al cinghiale e regolamenta la presenza dei cacciatori al fine di raggiungere e mantenere sul territorio regionale una presenza della specie compatibile con le esigenze di salvaguardia delle colture agricole e forestali e di tutela della biodiversità. Gli Atc, entro il 7 settembre prossimo devono provvedere all’individuazione integrata delle zone vocate per la caccia al cinghiale. Esaurite le due giornate di preapertura, si dovrà poi aspettare il 20 settembre per l’apertura generale di una stagione che terminerà il 31 gennaio 2021, fatto salvo il posticipo della chiusura al 10 febbraio 2021 per la caccia a colombaccio, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia.
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Il Messaggero