RIETI - Un territorio da valorizzare, tutelare e promuovere anche attraverso la realtà venatoria locale per riscoprire – sotto il segno di iniziative globali e...
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Al via un ambizioso progetto in cui saranno coinvolti i maggiori esperti e studiosi di settore che prevede, una volta al mese, un incontro pomeridiano in particolare focalizzato sullo status delle singole specie di interesse faunistico nella provincia di Rieti tra azioni già poste in essere, progetti in cantiere e uno sguardo tra passato e futuro. A breve – formalizzati gli ultimi aspetti - la pubblicazione ufficiale del calendario degli incontri con ampia (ma non illimitata) possibilità di adesione attraverso prenotazioni online fino ad esaurimento posti. Un importante focus che prenderà in esame – a 360 gradi – nodi faunistici di rilievo quali l’impatto del cinghiale e del cervo sul territorio e sulle colture, lo status di alcuni mustelidi, le conseguenze sui nidiacei predati da volpi e cornacchie o approfondite indagini scientifiche.
Sotto la lente dell’Associazione venatoria presieduta da Vincenzo Ricci anche aspetti legati alle colpevoli omissioni nella gestione del sistema conservativo faunistico e il fondamentale contributo che le attuali conoscenze possono fornire. Un modo anche per demolire e sfatare quel falso e miope mito secondo il quale il mondo venatorio viene considerato insensibile o retrogrado rispetto alle iniziative di conservazione e tutela del patrimonio faunistico. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero