Il Prefetto ammonisce il Comune di Borgorose

Il Comune di Borgorose
RIETI - Lo statuto del Comune di Borgorose va rivisto. A dirlo non è Il Messaggero, ma il Prefetto di Rieti che “bacchetta” l’amministrazione guidata dal...

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RIETI - Lo statuto del Comune di Borgorose va rivisto. A dirlo non è Il Messaggero, ma il Prefetto di Rieti che “bacchetta” l’amministrazione guidata dal sindaco Mariano Calisse. La disposizione giunge dopo che il 9 ottobre scorso si è tenuto un incontro tra il Prefetto Gennaro Capo e i componenti del gruppo consiliare di minoranza “Un comune per tutti”, durante il quale i consiglieri di minoranza hanno rappresentato al Prefetto quanto accaduto nel consiglio del 3 ottobre convocato per discutere il riconoscimento della cittadinanza e la benemerenza onoraria a due personalità del mondo della cultura e dell’imprenditoria. «In quel caso - spiega la capogruppo di minoranza, Daniela Giuliani - abbiamo potuto constatare ripetuti errori procedurali relativi a questioni attinenti la correttezza e la trasparenza dell’attività amministrativa».

Nella missiva del Prefetto indirizzata al sindaco, presidente del consiglio comunale, al vice segretario del Comune di Borgorose e alla capogruppo di minoranza, si fa espresso riferimento al regolamento interno del Comune che va cambiato perché in palese contrasto con la giurisprudenza sulle modalità di convocazione del consiglio. «La scorsa volta – spiega l’avvocato Giuliani - il consiglio è stato convocato in violazione dei termini stabiliti dalla magistratura». La minoranza ha inoltre chiesto di poter disporre di una casella di posta elettronica ordinaria “dedicata”, da utilizzare per dialogare direttamente con i cittadini, avente carattere istituzionale, lamentando la mancanza nella sede comunale di spazi a disposizione che rendono più difficoltoso l’espletamento delle funzioni attribuite ai consiglieri di minoranza, con particolare riguardo alle questioni poste all’ordine del giorno delle riunioni del consiglio. Secondo il parere del Prefetto, poi le commissioni consiliari devono essere istituite perché sono un importante strumento di confronto politico. «Ci auguriamo - continua la Giuliani - che la maggioranza rispetti quanto stabilito e suggerito dal Prefetto in chiave di collaborazione democratica. Diversamente non esiteremo a proseguire la nostra battaglia per la legalità ed il rispetto dei principi democratici che sono alla base di un confronto politico corretto». (s.d.c.) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero