Calabrese, Casanica e Sebastiani su bollette Aps: «Il sistema potrebbe palesemente essere viziato da una sovrastima dei consumi fatturati»

Calabrese, Casanica e Sebastiani su bollette Aps: «Il sistema potrebbe palesemente essere viziato da una sovrastima dei consumi fatturati»
RIETI - «Il muro illusorio del "tanto si consuma tanto si paga" si sta evidentemente sgretolando, se anche il sindacato (Uil) torna a ribadire la...

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RIETI - «Il muro illusorio del "tanto si consuma tanto si paga" si sta evidentemente sgretolando, se anche il sindacato (Uil) torna a ribadire la superficialità e la pressapochezza con cui Acqua Pubblica Sabina gestisce la tariffazione dell'utenza». Inizia così la nota dei consiglieri comunali Andrea Sebastiani, Giosuè Calabrese e Roberto Casanica.


«Un tema che abbiamo più volte sollevato, anche in occasione di commissioni consiliari, unitamente al tema delle procedure assunzionali e dell'affidamento di consulenze su cui qualcun altro, siamo certi, porrà la giusta attenzione. Tuttavia il sistema tariffario adottato da Aps Spa, oltre a costituire un evidente pregiudizio economico per le tasche dei cittadini utenti, potrebbe palesemente essere viziato da una sovrastima dei consumi fatturati. Acqua Pubblica Sabina continuerebbe, infatti, a fatturare importi a forfait senza poi provvedere, se non a seguito di autolettura da parte dell'utenza, ad emettere bollette a conguaglio in base al reale consumo delle famiglie».

«Quali potrebbero essere i motivi di questo modus operandi? Potrebbe essere una completa disorganizzazione aziendale ? Potrebbe essere la realizzazione di utili fittizi che la società stessa userebbe per presentarsi agli istituti di credito con un rating migliore di quello reale? Potrebbe essere che la società, cosi facendo, otterrebbe linee di credito più convenienti, necessarie per far fronte anche a necessità di spesa corrente come il pagamento degli stipendi?
Tecnicamente, se gli utili risultassero realmente "gonfiati", saremmo di fronte ad una vera e propria ipotesi di falso in bilancio».


«Se ciò non bastasse vi è da dire che i solleciti recapitati in questi giorni, al netto dei reclami che la Società stima in una percentuale pari allo 0,29% della bollettazione inviata, rimarranno a carico dell'utenza per cui il costo delle raccomandate, 5 euro e 99 centesimi l'una, graveranno sulle prossime fatture da emettere».

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Il Messaggero