Rieti, bilancio del Comune di Fara, ci sono 5 milioni di fatture ancora da pagare ai fornitori

Rieti, bilancio del Comune di Fara, ci sono 5 milioni di fatture ancora da pagare ai fornitori
RIETI - Il bilancio di previsione 2017 del Comune di Fara Sabina sarebbe dovuto essere approvato entro il 31 marzo, ma in Consiglio non c’è ancora arrivato. Per il...

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RIETI - Il bilancio di previsione 2017 del Comune di Fara Sabina sarebbe dovuto essere approvato entro il 31 marzo, ma in Consiglio non c’è ancora arrivato. Per il consuntivo 2016 c’è tempo fino alla fine di aprile, e pure in questo caso gli uffici comunali farensi sono ancora nel pieno del lavoro per cercare di far quadrare i conti. I documenti finanziari non sono ancora arrivati nemmeno in giunta, mentre il consiglio dovrebbe essere previsto non prima dell’inizio di maggio. Insomma non pare cosa facile, quest’anno, a Fara, chiudere il bilancio.


LE CIFRE
Dando un’occhiata ai numeri sui quali si sta lavorando per cercare di far combaciare i conti emerge un bilancio sofferente che manca di capacità di incasso e con un’importante situazione debitoria. L’Ente conferma un ricorso notevole all’anticipazione di cassa per coprire le spese. Fino ad oggi il Comune ha utilizzato più di 2milioni e 700mila euro di anticipo di tesoreria (il cui tetto massimo è stato elevato fino a quattro milioni).

Una pratica, questa, che si traduce nella produzione di ulteriori pesi finanziari per l’Ente, legati al maturare degli interessi. Che per l’anno 2016 vanno oltre i 60mila euro. Cifra che, come se non bastasse, si va ad aggiungere alla già lunghissima lista di pagamenti che l’Ente deve sostenere.

Ad oggi le fatture da evadere superano i 5 milioni e 500mila euro. La più vecchia risale al 2014, l’ultima è di qualche giorno fa. Eppure l’anticipazione di cassa, come sostenuto dal sindaco Davide Basilicata al tempo dell’aumento della capacità a quattro milioni, serviva «a ridurre i tempi di pagamento ed il numero dei creditori in attesa». L’operazione, visto il volume dei debiti dell’Ente, forse, però, non ha dato gli esiti sperati.


In Comune si è quindi intenti a cercare una soluzione. In totale riservatezza, anche se il clima che si respira nei corridoi municipali, non è dei migliori. È iniziata a circolare con forza la possibilità (che al momento resta tale) che l’Ente possa decidere di far ricorso alla procedura di pre-dissesto. Procedura che previa richiesta può essere avallata, al termine di tutta una serie di verifiche, dal Ministero dell’Interno. L’iter è teso a riequilibrare le finanze dell’Ente non senza comportare l’aumento delle tariffe per i cittadini. Lunedì si dovrebbe riunire a tal proposito la giunta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero