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RIETI - «Ci siamo, la squadra è viva, ha voglia di continuare a vincere e alimentare, partita dopo partita quella fiammella di speranza chiamata playoff». È un Raffaele Battisti carico e, per certi versi, euforico quello che a fine gara si presenta in mezzo al campo per commentare il quarto successo consecutivo di un Rieti ridisegnato a sua immagine e somiglianza, ormai sul pezzo da più d'un mese.
Voglia di risalire
«Quello che mi fa enormemente piacere - ammette il tecnico degli amarantoceleste - è vedere la voglia della squadra di non mollare mai la presa, di giocare fino al 90' e oltre, di volere a ogni costo la vittoria. Per troppo tempo abbiamo ingoiato bocconi amari e in questo momento credo sia giusto e doveroso andarci a prendere qualche soddisfazione. I playoff restano un obiettivo dichiarato: il Pineto ha perso e le distanze si sono accorciate ancora e malgrado loro abbiano una gara in meno rispetto a noi, sono sicuro che ce la giocheremo fino alla fine». Quattro gare e poi si chiude, ma tra queste ce n'è una che stuzzica l'idea di Battisti: «Tra due domeniche affronteremo il Campobasso capolista e per noi quella dovrà essere una sorta di gara-jolly che, se vinta, potrebbe rappresentare un nostro piccolo scudetto vinto».
Il futuro
Ma tra presente e futuro, Battisti non disdegnerebbe un'eventuale chiamata da Trento, dove Carmine Parlato, fresco di promozione in C coi gialloblù, resterà anche il prossimo anno. «Col mister c'è un rapporto vero, che non ho mai nascosto perché genuino: tornare tra i professionisti mi affascinerebbe, ma per ora non c'è nulla. Vedremo».
Il Messaggero